Dice bene griz: se interviene per incarico del giudice agisce da CTU, altrimenti potrebbe essere iscritto all'Albo dei CTU, ma agire privatamente per incarico del committente. Se interviene per un accertamento tecnico preventivo con incarico dell'AG deve redigere una relazione tecnica che viene depositata in Cancelleria a disposizione del Giudice e solo allora può essere resa pubblica. Se interviene incaricato dall'AG in una contestazione, le parti hanno il diritto di nominare il loro Consulente Tecnico di Parte il quale, solo se nominato nel procedimento, avrà il diritto di interferire con il CTU. Quest'ultimo, prima di depositare la sua consulenza, dovrà fornire copia della bozza di relazione ai CTP, perché possano fare le loro osservazioni. Dopo aver preso atto delle stesse il CTU formulerà la relazione definitiva che verrà depositata in cancelleria ed una copia della stessa verrà riservata a ciascuna delle parti in causa. E' evidente che i CTP, qualora riscontrassero delle contestazioni, potranno fare una relazione da fornire all'avvocato di parte. Nel caso che proponi, essendo, il tecnico, intervenuto su richiesta di qualcuno forse del condominio non può essere un CTU. Per giunta, da come hai descritto il suo operato, è stato superficiale nell'espletamento dell'incarico. E' una contraddizione in termini quando si afferma che le pendenze sono sbagliate e poi con la verifica esse si dimostrano regolari. E' evidente che uno scarico di 3 cm per un terrazzo di 45 mq è insufficiente a garantire lo smaltimento delle acque meteoriche, considerando anche che la pioggia trasporta delle impurità, foglie, pezzetti da carta, etc. etc. che ostruirebbero il pertugio. Infine, le tracce d'umidità sul muro, se lo stesso è sottostante il foro e si presentano in corrispondenza di precipitazioni o del lavaggio del terrazzo potrebbero essere con molta probabilità legate alla difettosa impermeabilizzazione dell'intervento. Comunque, risulta strano che le tracce d'umidità non si manifestino e non si estendano sul soffitto.