1) È UN OTTIMO INVESTIMENTO
Avere una casa di proprietà è sempre una certezza, anche in tempi di crisi. Il mattone è il miglior sistema per veder accrescere il patrimonio personale, proprio quando moltissimi investitori schiacciati dalla crollo finanziario sono costretti a mollare la presa e a svendere gli investimenti immobiliari. Acquistare, dunque, proprietà immobiliari ad alto rendimento o con prospettive interessanti è l’alternativa alla borsa, caratterizzata invece dall’altissima volatilità.
Nessuno, infatti, può prevedere quando finirà la crisi, mentre il mercato immobiliare resterà sempre affidabile, perché nonostante tutto si muove lentamente e resta sempre un rifugio solido. Ciò che attualmente pesa sono le difficoltà nel comprare, legate anche alla sfiducia del momento. Ma chi dispone di liquidità può trovare la sua occasione e anche una possibilità di redditività, magari affittando poi l’immobile.
2) I TASSI SONO AI MINIMI
La crisi economica continua almeno ad avere l’effetto positivo di far scendere i tassi delle rate dei mutui. L’Euribor a tre mesi, su cui è indicizzato il calcolo dei prestiti per l’acquisto di una casa, ha infatti toccato il nuovo minimo, portandosi all’1,80%. Ma si tratta di record che vengono infranti giorno dopo giorno, per la gioia di tutti coloro che hanno un mutuo a tassa variabile o stanno per accendere un prestito per comprare casa. E le belle notizie non finiscono qui: per quanti fossero ancora indecisi sull’acquistare o no un immobile, potrebbe essere davvero rassicurante la notizia che la recessione sta inducendo la Banca centrale europea a ridurre il costo del denaro a livelli mai visti finora nella storia dell’istituzione: il tasso dell’Eurotower è sceso all’1,5%. Ottima percentuale a cui ancorare un mutuo, come prevede il provvedimento anti-crisi: da quest’anno, infatti, tutte le banche potranno offrire ai loro clienti mutui indicizzati proprio al tasso Bce e non più solamente all’Euribor.
3) MAGGIORE DISPONIBILITÀ DELLE CASE
La crisi finanziaria ha colpito tutti senza lasciare fuori nessuno, neanche il mercato immobiliare. Proprio per questo motivo, non c’è mai stato momento più idoneo per portare a termine ottimi acquisti: basta seguire solo alcune indicazioni per concludere un ottimo affare. Le quotazioni medie delle case sono diminuite dell’1,1% in media e, in città come Bologna e Milano, hanno raggiunto picchi del 4%.
Dal momento che le agenzie immobiliari registrano forti cali nelle richieste di acquisto di immobili, è facile ottenere forti sconti dai venditori. I requisiti adatti per trovare ottime case con prezzi contenuti sono: i collegamenti con mezzi pubblici nelle vicinanze, zone ben servite, sicure e meglio ancora se in corso di riqualificazione. Inoltre si può sempre investire nelle zone che di qui a poco possono essere rivalutate, puntando su quartieri in fase di ristrutturazione.
Si potrà parlare, allora, più che di ottimo affare, di un ottimo investimento in quanto si passerà dai 250 mila euro per un bilocale da 50 mq acquistato ad inizio 2009, ai 350 mila euro di fine 2010.
4) SFRUTTURE LE AGEVOLAZIONI
Nell’acquisto di una casa non bisogna mai sottovalutare le detrazioni che si possono richiedere e che permettono di ammortizzare le spese. Dall’Agenzia delle Entrate arrivano le ultime novità: da quest’anno è in vigore la detraibilità dall’IRPEF del 19 % dei compensi pagati agli intermediari immobiliari per l’acquisto dell’immobile da adibire ad abitazione principale, per un importo non superiore a 1.000 euro. In mancanza di un contratto definitivo d’acquisto, il contribuente può comunque beneficiare della detrazione anche in presenza del solo preliminare di vendita registrato, a condizione, però, che le parti stipulino poi il contratto definitivo.
Inoltre, grazie alle proroghe inserite nelle Finanziarie 2008 e 2009, ci sono altre sforbiciate cospicue dell’IRPEF che si legano agli immobili. Il Fisco permette di richiedere agevolazioni anche per l’acquisto entro il primo semestre 2012 da imprese o cooperative che abbiano iniziato il recupero edilizio lo scorso anno. Gli importi massimi su cui applicare la percentuale di detrazione corrispondono a 77.468,53 euro per le spese fino a tutto il 2002 e a 48.000 per gli anni successivi, da suddividere in dieci rate annuali.