ugo60

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Sono proprietario di un'abitazione a cui nel 2013 ho fatto eseguire dei lavori all'interno, con rifacimento impianti idrico e termico. Il geometra presentò la Cial al Comune ed apportò le variazioni al Catasto corrispondenti alla realtà. Siccome non abbiamo completato certi lavoretti minori, abbiamo lasciato tutto come nel 2014. Dal 2014, appunto, non ho avuto contatti col geometra essendo rimasto con lui che appena per me possibile l'avrei richiamato. Lui non si fa sentire, nè io posso ancora completare i lavori pertanto evito di chiamarlo: facciamo qualcosa di sbagliato ? La Cial ha una durata ? Si proroga ? Chi controlla ? Ci sono spese burocratiche ? Grazie a chi ha esperienza sul tema e chi vuole darmi i consigli giusti.
 

ugo60

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Fine giugno quindi scadrebbero i tre anni, se resta tutto sospeso (magari un'altr'anno) in attesa di tempi migliori, chi controlla al Comune ?
 

Gianco

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Ricordati che eventuali variazioni vanno denunciate in catasto entro un mese dalla fine dei lavori, quindi dopo tre anni ed un mese dalla data della CILA.
 

ugo60

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Ricordati che eventuali variazioni vanno denunciate in catasto entro un mese dalla fine dei lavori, quindi dopo tre anni ed un mese dalla data della CILA.
Si, quanto al Catasto il geometra ha aggiornato il catasto alla situazione reale attuale. Però quando saranno terminati i lavori, spero massimo un'altr'anno dopo i tre della CILA, se ci sarà qualche nuova modifica provvederà certamente ad adeguare il catasto perchè in questo ho visto il tecnico è scrupoloso (anche perchè ogni volta, si paga).
 

Gianco

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@ugo60, ma se i lavori non sono ancora terminati perché il geometra ha presentato la variazione in catasto, se poi proseguirà i lavori oltre i termini per poi riproporre una nuova variazione? Visto che i lavori sforeranno i termini, sperando che nessuno se ne accorga, potrebbe o avrebbe potuto attendere di terminare la definizione degli ambienti e quindi presentare l'accatastamento definitivo. La fine dei lavori se presentata in ritardo comporterà una sanzione di poche decine di euro. Costerà meno che ripresentare una nuova DOCFA.
Mi sembra che il geometra ne stia approfittando.
 

Gianco

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@Nemesis, ho verificato. Hai ragione, non è richiesta la denuncia di fine lavori. Ciò nonostante per il catasto il termine è di un mese dal termine dell'opera. Come si può capire è improbabile che questa omissione possa essere contestata. Come volevasi dimostrare nel nostro Paese non si ha mai la certezza del diritto.
 

ugo60

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La CILA è una dichiarazione... di inizio lavori. Non sembra che sia prevista in tutti i casi anche una comunicazione di fine lavori.
Quindi i tre anni sono, diciamo così, virtuali non prevedendo un fine lavori ! Certamente i lavori non possono prorogarsi ... all'infinito. Grazie
 

ugo60

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@ugo60, ma se i lavori non sono ancora terminati perché il geometra ha presentato la variazione in catasto, se poi proseguirà i lavori oltre i termini per poi riproporre una nuova variazione? Visto che i lavori sforeranno i termini, sperando che nessuno se ne accorga, potrebbe o avrebbe potuto attendere di terminare la definizione degli ambienti e quindi presentare l'accatastamento definitivo. La fine dei lavori se presentata in ritardo comporterà una sanzione di poche decine di euro. Costerà meno che ripresentare una nuova DOCFA.
Mi sembra che il geometra ne stia approfittando.
No, in pratica i grossi lavori di vera e propria divisione e destinazione interna sono ormai finiti, almeno nella parte abitata. Esiste una parte, un paio di vani con bagno, da ristrutturare, attualmente collegata con una porta interna alla parte finita ed abitata, ma si sta tentando di venderla a parte (ha un portoncino a parte, autonomo) con un'agenzia, per cui la Cila potrebbe servire poi per separare l'attuale unica unità immobiliare. Solo in quel caso si dovrà aggiornare il Catasto, altrimenti il bivani risulterebbe già una seconda casa. Spero d'essermi spiegato.
 

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