Buongiorno a tutti,
mi rivolgo ai numerosi esperti presenti in questo forum per sottoporre un dubbio che è sorto in fase di rinnovo di un contratto con canone concordato. Chiedo scusa se l'argomento è già stato trattato e, nel caso, chiederei di essere reindirizzato alla discussione in oggetto.
Sono proprietario di un immobile e cinque anni fa, per la stesura del primo contratto, ho impostato tutto da solo scaricando i modelli dal web e quindi mi sono rivolto alla sede locale di UPPI per verificare la correttezza e avere assistenza nella registrazione (risiedo in un'altra città e quindi non è semplice fare queste pratiche a distanza).
Il contratto nel 2019 è stato regolarmente registrato ed asseverato, come prevede la normativa: ora per la nuova versione sono tornato da UPPI e mi hanno chiesto anche di produrre una visura catastale attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate (cosa che allora non mi era stata richiesta).
Sul documento che ho scaricato viene riportata la consistenza di 5,5 vani, avendo l'appartamento una metratura di 97m2 (escluso aree scoperte), inclusa una grande cantina di 16m2.
La mia domanda è questa: essendo la cantina di pertinenza uno dei parametri per le tabelle di riferimento (come i balconi, l'area verde condominiale, il posto auto ecc.), ha senso escluderla dal calcolo della consistenza dell'appartamento, quindi considerare 4,5 vani invece di 5,5? Da quello che ho capito, normalmente per la metratura si devono sottrarre proprio le aree scoperte e applicare una riduzione del 10% come indice di riferimento per le cantine (quindi a logica direi che si può escludere..)
Il punto è che più è grande l'appartamento, più si abbassano le soglie minima e massima al m2 per calcolare il canone annuo, e per la parte relativa agli immobili "superiori a 5 vani" questi valori di riferimento sono veramente bassi, ovvero non corrispondenti alla realtà della città di riferimento, in cui la domanda di affitti non è mai stata così alta come in questo momento! Questo accade nonostante il nuovo accordo territoriale siglato proprio quest'anno abbia aumentato leggermente i valori di riferimento (motivo per cui sto procedendo col rinnovo e non con la prosecuzione del contratto in essere).
Nel contratto precedente avevo indicato 4 vani (2 camere, soggiorno, cucina) e utilizzato i valori per questa consistenza, ed ho ottenuto l'asseverazione perché la visura evidentemente non era obbligatoria: secondo voi posso mantenere questa impostazione, sebbene debba allegarla e questa invece riporta un dato differente?
Grazie per l'aiuto
mi rivolgo ai numerosi esperti presenti in questo forum per sottoporre un dubbio che è sorto in fase di rinnovo di un contratto con canone concordato. Chiedo scusa se l'argomento è già stato trattato e, nel caso, chiederei di essere reindirizzato alla discussione in oggetto.
Sono proprietario di un immobile e cinque anni fa, per la stesura del primo contratto, ho impostato tutto da solo scaricando i modelli dal web e quindi mi sono rivolto alla sede locale di UPPI per verificare la correttezza e avere assistenza nella registrazione (risiedo in un'altra città e quindi non è semplice fare queste pratiche a distanza).
Il contratto nel 2019 è stato regolarmente registrato ed asseverato, come prevede la normativa: ora per la nuova versione sono tornato da UPPI e mi hanno chiesto anche di produrre una visura catastale attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate (cosa che allora non mi era stata richiesta).
Sul documento che ho scaricato viene riportata la consistenza di 5,5 vani, avendo l'appartamento una metratura di 97m2 (escluso aree scoperte), inclusa una grande cantina di 16m2.
La mia domanda è questa: essendo la cantina di pertinenza uno dei parametri per le tabelle di riferimento (come i balconi, l'area verde condominiale, il posto auto ecc.), ha senso escluderla dal calcolo della consistenza dell'appartamento, quindi considerare 4,5 vani invece di 5,5? Da quello che ho capito, normalmente per la metratura si devono sottrarre proprio le aree scoperte e applicare una riduzione del 10% come indice di riferimento per le cantine (quindi a logica direi che si può escludere..)
Il punto è che più è grande l'appartamento, più si abbassano le soglie minima e massima al m2 per calcolare il canone annuo, e per la parte relativa agli immobili "superiori a 5 vani" questi valori di riferimento sono veramente bassi, ovvero non corrispondenti alla realtà della città di riferimento, in cui la domanda di affitti non è mai stata così alta come in questo momento! Questo accade nonostante il nuovo accordo territoriale siglato proprio quest'anno abbia aumentato leggermente i valori di riferimento (motivo per cui sto procedendo col rinnovo e non con la prosecuzione del contratto in essere).
Nel contratto precedente avevo indicato 4 vani (2 camere, soggiorno, cucina) e utilizzato i valori per questa consistenza, ed ho ottenuto l'asseverazione perché la visura evidentemente non era obbligatoria: secondo voi posso mantenere questa impostazione, sebbene debba allegarla e questa invece riporta un dato differente?
Grazie per l'aiuto