Kio

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Salve,
volevo chiedere delle spiegazioni riguardanti un passaggio della legge n.248/06 il cui art. 37 comma 27 prevede: "le variazioni di indirizzo, ai fini della notifica, hanno effetto dal trentesimo giorno successivo a quello dell'avvenuta variazione anagrafica...ecc..." poi continua dicendo " Se la comunicazione è stata omessa la notificazione è eseguita validamente nel comune di domicilio fiscale risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi". Questa legge è valida dal 04-07-2006 in quanto prima c'è un itervallo temporale dal 19-12-2003 al 03-07-2006 dove tutte le notifiche devono essere inviate all'indirizzo di residenza senza aspettare i 30 gg (prima la legge prevedeva 60gg) e senza comunicazione a nessun ufficio.
Il mio dubbio è prorpio sulla comunicazione dal 04-07-2006, cosa si intende per comunicazione, se io per esempio nel 2008 chiudo un'attività e poi a gen/feb del 2009 cambio residenza, ovviamente il cambio di residenza viene fatto in comune perciò è il comune stesso che avvia le pratiche per la comunicazione al fisco, alla motorizzazione ecc... cosa dovremmo comunicare oltre che fare i dovuti incartamenti al comune dove avrò la nuova residenza che per giunta avviserà anche il vecchio comune da dove io provengo.
Non riesco a capire questo passaggio giurisprudenziale cosa vogliono intendere, perche se io per esempio ho cambiato residenza a gen/feb comunicandolo al nuvo comune e l'agenzia delle entrate o l'equitalia mi inviano delle notifiche al vecchio indirizzo in quanto prendono la dichiarazione dei redditi del 2008 in quanto nel 2009 ancora devo fare la nuova dichiarazione dei redditi sono valide oppure dopo 30 gg dovevano comunque inviarmele al nuovo indirizzo anche perchè dopo aver fatto gli incartamenti al comune è quest'ultimo che comunica ai vari enti il mio cambio di residenza.
Ho letto anche che, se non erro, una sentenza della cassazione ha annulla questo passaggio relativo alla comunicazione e la validità dell'indirizzo desunto dell'ultima dichiarazione dei redditi (non sono sicuro su quest'ultima affermazione).
Grazie per le risposte.
 

MagoMerlino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Che io sappia mi sembra che è compito del soggetto e non del Comune comunicare a tutti gli Enti con il quale esiste un "sospeso" il nuovo indirizzo di residenza.
Io ho cambiato residenza nel mentre era in corso un causa contro un Comune (addirittura) e il mio avvocato ha dovuto comunicare al Tribunale la mia nuova residenza per le eventuali notifiche di atti, nonostante che avessi il domicilio legale presso l'avvocato che mi difendeva. Come vedi ...!
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Leggo con ritardo il quesito (oggi 28 dic.2013). A maggio dopo circa 50 anni mi sono trasferito nello stesso quartiere di Torino: l'anagrafe di zona mi "disse" (jaco non ti muovere) che non avevano nessun obbligo di trasmissioni ad altri enti....Invece, in automatico, erano stati inviati a:
INPS - A.D.E.- MOTORIZZAZIONE - ASL - e non so a chi altri....
Invece ho dovuto provvedere direttamente con: Banca - Assicurazioni -
Amministratori cond.- Austria e Germania per le pensioni...e a qualche migliaio di seguaci anticaimanisti sparpagliati per il mondo (ce ne sono anche fuori dal bel paese....) E' solo un codino...Tanto per gradire...Quiproquo.
 

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