Premesso che ad una domanda "largabanda" non si può che rispondere con altrettanta genericità, posso illustrare la mia esperienza in merito, che in parte smentisce alcune affermazioni lette sopra.
1) Il prezzo di fornitura del servizio teleriscaldamento è un prezzo stabilito dalla società distribuisce: è un prezzo politico stabilito da una convenzione coi comuni aderenti e nel nostro caso "agganciato" al prezzo del metano stabilito da AeeG e utilizzato dal gestore gas locale..... ma...
2) ma il risultato porta ad un costo per mc riscaldato leggermente superiore a quello consuntivato da condomini a noi adiacenti con caldaia a gas.
3) in compenso è certamente inferiore al costo per analogo fabbisogno di energia generato con caldaia a gasolio, che noi avevamo in precedenza.
Vantaggi:
a) non abbiamo dovuto rincorrere le continue normative di adeguamento locale centrale termica
b) non c'è più il costo del fuochista
c) in termini di sicurezza sembra di poter essere più tranquilli che avere sotto casa un bruciatore a metano.
d) il consumo primario è misurato da un contacalorie generale sulla quale la società fa il consuntivo a conguaglio.
Svantaggi:
a) si diventa rete-dipendenti, con gestore che opera sostanzialmente in regime di monopolio. E se il Comune non concorda un contratto di servizio con caratteristiche pro-utenza definite, il potere contrattuale dei singoli condomini in caso di disservizio è pressoché nullo.
b) non è imposto , salvo direttive nazionali (che mi pare latitano), alcun controllo sulla precisione di misura nel tempo dei misuratori
Ad onor del vero, pur lamentando i suddetti punti critici, non abbiamo avuto disservizi significativi, nè interruzioni per cause accidentali.
Noi abbiamo avuto sensibili vantaggi in termini di riduzione costi.
Negli ultimi esercizi abbiamo inoltre scontato risparmi ulteriori indotti dal clima più favorevole, da comportamenti virtuosi innescati dalla contabilizzazione, e da interventi sui serramenti introdotti dai singoli.
La differenza di costo tra esercizio a metano e gasolio è sostanzialmente dipendente dal prezzo "politico" inferiore del metano, una volta riportati a parità di potere calorifico erogato.
nel nostro caso il prezzo dei MWh termici stabilito dalla convenzione, tende ad allinearsi con quello del metano, di cui la centrale erogatrice deve fare uso, lasciano a parer mio un piccolo ulteriore margine al fornitore.
In fondo però non abbiamo dovuto fare adeguamenti ai locali, cambiare caldaia e bruciatore ecc:
avendo poi negoziato l'allacciamento in fase di realizzazione della rete, la società del TLR ha fatto una politica di sconto sul costo di allacciamento e fornitura dello scambiatore primario.