Buonasera a tutti,
Sono proprietario di un villino A7 , acquistato con imposta di registro, usufruendo della agevolazione prima casa.
E' mia intenzione procedere a una ristrutturazione ( demolizione e fedele ricostruzione scostandosi leggermente dal sedime originale) e ampliamento, a seguito del quale il villino diventerà casa di lusso perché la superficie al netto di garage, scale, ecc sarà superiore ai 240 mq.
I miei dubbi ( dovuti a risposte non univoche da parte dei professionisti finora interpellati ) sono :
1) posso usufruire dell' IVA al 10 % per la ristrutturazione ovvero siccome il risultato finale sarà una casa di lusso non ne ho diritto ?
2) per le stesse motivazioni , l' IVA per la quotaparte relativa all' ampliamento sarà del 4% perché prima casa attualmente non lusso o al 22% perché risultato finale sarà casa di lusso ?
3) posso comunque usufruire dei bonus fiscali ristrutturazioni e riqualificazione energetica anche se casa di lusso ?
4) il superamento dei 240 mq mi comporterà automaticamente il passaggio da a7 in a8 ?
Grazie mille a quanti vorranno aiutarmi a trovare il bandolo...
Freccia75
La legge di Bilancio 2019 ha prorogato sino al 31 dicembre 2019 la detrazione IRPEF per le ristrutturazioni edilizie che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute sino al 31 dicembre 2019 per interventi di recupero eseguiti su abitazioni e pertinenze, entro il limite di 96mila euro. La proroga a tutto il 2019 riguarda anche la detrazione del 50% per l’acquisto di abitazioni facenti parte di edifici interamente ristrutturati da imprese (detrazione da applicare sul 25% del prezzo d’acquisto, sempre nel massimo di 96mila euro) e la detrazione del 50% per l’acquisto o realizzazione di box pertinenti alle abitazioni. A partire dal 1° gennaio 2020 la detrazione sarà fruibile nella misura del 36% su un ammontare di spesa non superiore a 48mila euro per unità immobiliare. Questa, infatti, è la misura prevista a regime dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86. L’agevolazione spetta sia per le spese relative a lavori eseguiti su singole unità immobiliari, che per dominiali e comprende anche le spese di progettazione e le prestazioni professionali connesse all’esecuzione delle opere edilizie. Confermate le modalità applicative in vigore inclusa l’ultima novità della legge di Bilancio 2018 in merito all’introduzione dell’obbligo di comunicazione all’Enea delle informazioni sugli interventi di ristrutturazione edilizia agevolati con la detrazione IRPEF del 50% che comportino una riduzione dei consumi energetici o l’uso di fonti rinnovabili di energia.
La maxi-detrazione del 50% sugli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo), in vigore dal 26 giugno 2012 al posto del 36%, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2019. È stato confermato anche il limite massimo di spesa per singola unità immobiliare (comprensiva di pertinenza), che rimarrà di 96mila euro e che dal 2020 tornerà ai consueti 48mila euro. L’importo massimo della detrazione per singola unità immobiliare, quindi, fino a fine 2019 sarà ancora di 48mila euro (17.280 euro dal 2020 in poi).