Gianco

Membro Storico
Professionista
I figli non sono donanti, ma accondiscendono all'atto, rinunciando alla possibilità di richiedere l'azione di riduzione. Il notaio interessato, come da me consigliato, potrebbe dare le dritte necessarie.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
I figli non sono donanti, ma accondiscendono all'atto, rinunciando alla possibilità di richiedere l'azione di riduzione.
Invece i figli sono i donanti dell'immobile che la madre intende alienare. E chi dovrebbe rinunciare all'azione di riduzione sono i legittimari dei donanti (ma potrebbero farlo solamente dopo morte dei donanti) e non i donanti, che sono legittimari della donataria.
Nessuna "accondiscendenza" è ipotizzabile nell'atto di compravendita dell'immobile che avevano donato.
 

Pat.Prof

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buongiorno. Credo di aver capito che solo i legittimari dei donanti possono opporsi alla risoluzione (revoca e' la stessa cosa?) ed in questo caso non sono i due figli Donanti e Legittimari della donataria (peraltro d'accordo) ma i Legittimari dei donanti quindi i figli dei donanti suppongo. Tale azione xo può essere intrapresa soli dopo il decesso dei donanti .. E ciò comporta tempi "dilatati" . Ne consegue che l'immobile potrebbe essere alienato tranquillamente... O no ? Grazie ancora e buona giornata
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se l'azione di riduzione può essere intrapresa dai figli dei donanti, la banca certamente non elargirà il mutuo per l'incertezza della proprietà.
 

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