La donazione è stata posta in un atto estraneo che aveva tutt'altro fine. La "genialata" sarebbe che bene o male è in un atto pubblico, peccato che sia in una compravendita mentre sarebbe necessario lo specifico atto di donazione
Anche qui non discuto sul fatto che potrebbe essere richiesta nell'atto la accettazione formale della donazione da parte del donatario.
Ma non mi risulta che gli atti debbano essere necessariamente distinti.
Ho un rogito unico, in cui sono stati comprati da 6 soggetti diversi non legati da parentela 6 porzioni di terreno esclusive, una settima in comunione; al tutto è stata aggiunta una servitù di passaggio su una costruenda strada, ceduta da due ulteriori soggetti: In aggiunta è stata pure stabilità la finalità di dette compravendite, il cui oggetto sarebbe stata la costruzione di un edificio (oggi diremmo a schiera) ecc.
Il rogito è unico: e date le modalità, ha evitato a priori un successivo atto di divisione ed assegnazione.
Non c'è stata evasione: e più che elusione direi che si è evitato un doppio rogito.
Non tutte le "furbate" sono elusioni: come non tutte le furbate sono esenti da errori.