A mia figlia ho donato 36.000 € ( Agosto 2019) e successivamente 20.000€ ( Ottobre 2020) con un girofondo dal mio c/c ad un libretto di risparmio cointestato. Mia figlia ha fatto due prelievi di pari importo per dare acconti ad una impresa di costruzioni per l’acquisto di un appartamento, tuttora in costruzione, che sarà poi cointestato con il suo compagno.
Prima della consegna dell’immobile mia figlia ed il suo compagno ( con cui ha avuto un figlio e con cui si sposerà) pagheranno un’altra tranche, per completare l’acconto pattuito e quindi, al momento dell’atto, prenderanno un mutuo bancario per completare il pagamento e cointestarsi la casa.
A mia figlia però dovrò dare un’ ulteriore somma con lo stesso sistema del girofondo e successivo prelievo .
Mi stanno sorgendo dei dubbi sulla regolarità di queste donazioni, anche se mi hanno rassicurato ( un notaio ed un impiegato dell’Agenzia delle Entrate) perché donazioni padre/figlia non comportano tasse da pagare .
La mia situazione è che ho un altro figlio a cui ho dato qualcosa in meno sempre per l’acquisto di prima casa e che nel tempo dovrò pareggiare.
All’ inizio proposi di dare direttamente io le somme di acconto all’impresa, magari con l’intervento del notaio, ma questo notaio fece capire che non era conveniente poiché a quel punto dovevo fare un atto di donazione con le relative spese notarili.
La faccenda ha diversi aspetti:
E’ sicuro che l’Agenzia delle Entrate non mi faccia qualche sorpresa e se c’è qualcosa che non ho fatto ( es. una scrittura privata da registrare ? o da spedire con racc. AR come qualcuno mi ha suggerito) che mi mette in regola se non lo sono?
Nell’atto di acquisto il notaio è tenuto a distinguere gli acconti versati da mia figlia da quelli che verserà il suo compagno, anche se il mutuo sarà intestato ad entrambi?
Grazie per le eventuali delucidazioni.
Prima della consegna dell’immobile mia figlia ed il suo compagno ( con cui ha avuto un figlio e con cui si sposerà) pagheranno un’altra tranche, per completare l’acconto pattuito e quindi, al momento dell’atto, prenderanno un mutuo bancario per completare il pagamento e cointestarsi la casa.
A mia figlia però dovrò dare un’ ulteriore somma con lo stesso sistema del girofondo e successivo prelievo .
Mi stanno sorgendo dei dubbi sulla regolarità di queste donazioni, anche se mi hanno rassicurato ( un notaio ed un impiegato dell’Agenzia delle Entrate) perché donazioni padre/figlia non comportano tasse da pagare .
La mia situazione è che ho un altro figlio a cui ho dato qualcosa in meno sempre per l’acquisto di prima casa e che nel tempo dovrò pareggiare.
All’ inizio proposi di dare direttamente io le somme di acconto all’impresa, magari con l’intervento del notaio, ma questo notaio fece capire che non era conveniente poiché a quel punto dovevo fare un atto di donazione con le relative spese notarili.
La faccenda ha diversi aspetti:
E’ sicuro che l’Agenzia delle Entrate non mi faccia qualche sorpresa e se c’è qualcosa che non ho fatto ( es. una scrittura privata da registrare ? o da spedire con racc. AR come qualcuno mi ha suggerito) che mi mette in regola se non lo sono?
Nell’atto di acquisto il notaio è tenuto a distinguere gli acconti versati da mia figlia da quelli che verserà il suo compagno, anche se il mutuo sarà intestato ad entrambi?
Grazie per le eventuali delucidazioni.