Donazione immobile in vita a nipote

[ensiro]

Buon giorno. Un mio amico ultrassessantenne, sposato, vorrebbe donare la parte di un immobile (50%) ereditato con la sorella, alla figlia di quest'ultima (nipote). La domanda che si pone (forse remota vista l'età, ma non si sa mai), è se eventuali figli che potessero nascere dalla coppia, possano in futuro contestare tale donazione, in qualità di eredi.
Grazie anticipate per le risposte.

 

[Nemesis]

Se la donazione, al momento della morte del donante, dovesse risultare lesiva dei diritti di un legittimario, questi potrà agire in giudizio con l'azione di riduzione.

 

[ensiro]

Ok ma se la donazione avviene quando ancora non esistono eredi? Una persona non ancora nata può ipotecare il futuro? Cioè io non posso disporre dei miei beni in vista di qualcosa che ipoteticamente potrebbe accadere?

 

[Nemesis]

Ok ma se la donazione avviene quando ancora non esistono eredi?

È irrilevante.
P.S: la moglie è una legittimaria. Quindi anch'ella potrebbe agire in riduzione.

 

[ensiro]

Non capisco l'irrilevanza. Quindi io in vita non posso fare donazioni, ad esempio ad una onlus, perchè un mio futuro figlio potrebbe inficiare l'atto?? Allora non ci sarebbero più donazioni umanitarie!

 

[Nemesis]

Quindi io in vita non posso fare donazioni

Puoi anche sperperare tutto il tuo patrimonio.
Ma le donazioni, il cui valore eccede la quota della quale il defunto poteva disporre,
sono soggette a riduzione fino alla quota medesima.
Le donazioni non si riducono se non dopo esaurito il valore dei beni di cui è stato disposto per testamento.
Per determinare l'ammontare della quota di cui il defunto poteva disporre si forma una massa di tutti i beni che appartenevano al defunto al tempo della morte, detraendone i debiti. Si riuniscono quindi fittiziamente i beni di cui sia stato disposto a titolo di donazione, secondo il loro valore determinato in base alle regole dettate negli articoli dal 747 a 750 del codice civile, e sull'asse così formato si calcola la quota di cui il defunto poteva disporre.

 

[Dimaraz]

... Quindi io in vita non posso fare donazioni...

Sbagliato. Chiunque può fare tutte le donazioni che vuole...e fintanto che rimane in vita nessuno potrà sindacare.
Dopo la dipartita si dovranno fare le valutazioni del caso.

 

[ensiro]

Scusa Nemesis ma il ragionamento mi sembra un po' contorto. Mi sembra più logico quello di Dimaraz. Stiamo sempre parlando di una persona che al momento non ha vincoli di parentela, a parte la moglie che comunque potrebbe essere d'accordo per questa donazione. Non vedrei però contraddizioni, in regime di separazione di beni, per donazioni diverse o quella prospettata, nè da parte della consorte nè da parte di ipotetici futuri eredi che sono addivenire.
Se ciò accadesse, gli eredi si prendono quello che rimane al momento della loro nascita. In quel momento sì che ci potrebbero essere delle limitazioni. ma fino ad allora una persona dovrebbe essere libera di fare quello che vuole con i suoi beni.

 

[Nemesis]

il ragionamento mi sembra un po' contorto

È quanto prevede la legge.

Mi sembra più logico quello di Dimaraz

Che dice le stesse cose.

Stiamo sempre parlando di una persona che al momento non ha vincoli di parentela, a parte la moglie

La moglie, che non è parente.

gli eredi si prendono quello che rimane al momento della loro nascita.

I legittimari (il coniuge, la parte dell'unione civile, i figli, gli ascendenti) si prendono (se vogliono esercitare l'azione di riduzione, e ne risultano vittoriosi) la quota che la legge riserva loro. Indipendentemente da quando siano nati.

 

[domenico10]

una donazione che è atto tra vivi ma a titolo gratuito , ai fini della inclusione del cespite tra i diritti ereditari, è da considerarsi sempre una forma di anticipata successione. per cui se il valore donato alla nipote, rientra, alla data della apertura della successione nella quota disponibile del de cuius, la stessa è valida, se tale valore esorbita la quota disponibile, ledendo quindi la quota di legittima, allora si potrebbe instaurare un contenzioso per lesione di legittima, da parte di eventuali eredi, in questo caso in linea retta ( figli ecc). l'unica possibilità è quella che tra la data di trascrizione della donazione e la data di apertura della successione, sia passato almeno un ventennio e l'immobile sia stato sempre e continuamente posseduto dal donatario ( la nipote in questo caso).