Priscilla

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Conduttore
Buonasera, siamo una coppia di conviventi con un figlio minore, entrambi divorziati. stiamo per acquistare una casa che vorremmo donare al figlio che abbiamo in comune, escludendo il figlio che uno dei due ha avuto da una precedente relazione (in sostanza il fratellastro). come possiamo fare? occorre creare un fondo patrimoniale ( ed in tal caso occorre il vincolo matrimoniale?) o basta fare una donazione esclusiva? Esiste come possibilità? Grazie per l’attenzione ed il tempo che vorrete dedicarci
 

Nemesis

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Proprietario Casa
occorre creare un fondo patrimoniale
Il fondo patrimoniale è uno strumento mediante il quale i coniugi (o le parti di un'unione civile), vincolano determinati beni destinandoli ai bisogni della famiglia.
o basta fare una donazione esclusiva?
Che cosa intendi con donazione esclusiva?
In tutti i casi, i figli sono legittimari. Alla morte del proprio genitore, hanno diritto alla quota del patrimonio del genitore che la legge riserva loro. E questa quota non si calcola sul valore del patrimonio del genitore alla sua morte, ma includendo le donazioni fatte in vita.
Il figlio donatario, se accetterà l'eredità del proprio genitore, sarà tenuto alla "collazione": dovrà conferire nell’asse ereditario (in natura o per imputazione) quanto ricevuto dal defunto in donazione. L'eventuale dichiarazione di dispensa dalla collazione, fatta dal genitore donante, avrebbe comunque effetto nei limiti della quota disponibile.
Ciò premesso, quale sarebbe la convenienza di donare un immobile a un figlio minore? Che, tra l'altro, comporta la nomina di un curatore speciale da parte del giudice tutelare per l'accettazione della donazione.
 
Ultima modifica:

Dimaraz

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Proprietario Casa
siamo una coppia di conviventi con un figlio minore, entrambi divorziati. stiamo per acquistare una casa che vorremmo donare al figlio che abbiamo in comune, escludendo il figlio che uno dei due ha avuto da una precedente relazione (in sostanza il fratellastro). come possiamo fare?

Varie possono essere le soluzioni...ma non è detto siano economicamente vantaggiose.

La più "agevole" (serve comunque attenta valutazione specifica) è di intestare direttamente l'acquisto al figlio la nuda proprietà (che avrà quindi un valore basso) e a voi l'usufrutto. Ciò comporta, oltre alla citata problematica del giudice tutelare, l'impossibilità di portare in detrazione un mutuo,...e vaie altre "amenità".

Ovviamente tanti problemi sparirebbero se donando l'immobile al secondo figlio al contempo faceste dono di analoga somma al primo
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La più "agevole" (serve comunque attenta valutazione specifica) è di intestare direttamente l'acquisto al figlio la nuda proprietà (che avrà quindi un valore basso) e a voi l'usufrutto.
Probabilmente, sarebbe una simulazione di vendita, non essendo il figlio minore in grado di pagare la cifra relativa al valore della nuda proprietà.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
sarebbe una simulazione di vendita,

Comprano ...mica vendono.
Vieppiù sarebbe una "simulazione di donazione"...alias "donazione indiretta".
Il vantaggio và ponderato alla luce dell'eventuale valore "irrisorio" della nuda proprietà rispetto ad un valore pieno di acquisto.
 

romettor

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Comunque se intestare la proprietà al minore e chiara la donazione indiretta per cui al momento della successione di apre una bella causa per collazione e riduzione della donazione per lesione di legittima se al fratellastro non è assegnato altrettanto. Insomma attenzione alle conseguenze anche per i rapporti tra fratelli e genitore. A nessuno piace essere scavalcato. Saluti Ettore
 

Priscilla

Nuovo Iscritto
Conduttore
Il problema è esattamente questo: al primo figlio, quello della precedente relazione, viene versato un assegno di mantenimento di 1000 € mensili (tra l’altro ben al di sopra delle possibilità economiche attuali del nostro nuovo nucleo familiare ma abbiamo deciso di non fare alcuna guerra) e questo ha consentito al piccolo ed alla mamma di avere una casa di proprietà attraverso un muto, che viene per l’appunto pagato anche con l’assegno di mantenimento. quindi il primo figlio diciamo che è già sistemato. a quel punto è nostra intenzione lasciare esclusivamente la casa che stiamo per acquistare a nostro figlio, anche perché all’investimento partecipano anche i nonni materni che, per motivi credo comprensibili, avrebbero piacere che la casa restasse al loro unico nipote. quindi la mia domanda era proprio come fare per far sì che in futuro il primo figlio non possa rivendicare alcunché sull’immobile che stiamo per acquistare
 

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