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dario rota

Ospite
Buon giorno a tutti,ho un quesito da porvi:sono separato legalmente,avevo un accordo scritto con la mia ex moglie(sottoscritto davanti al giudice in presenza degli avvocati)in cui si diceva che mi impegnavo a ritirare il 50% della ex casa coniugale dietro determinata cifra.In sede di omologa pero' il collegio giudicante non ha ritenuto ammissibili tali richieste perche' 'non direttamente rientranti nella materia oggetto del presente procedimento e quindi prive della necessaria connessione con il rito speciale che caratterizza il processo di separazione personale'.Ora dato che non so' quanto vincolante fosse legalmente quell'accordo di compravendita(essendo un pubblico ufficiale il giudice pensavo fosse da ritenersi come una preliminare di vendita o similare,nella mia ignoranza in materia..)e soprattutto perche' la mia ex doveva rogitare nella sua casa nuova e ovviamente non voleva farlo come seconda casa essendo ancora intestata sulla casa coniugale,dicevo che senza nulla comunicarmi scopro che il suo 50% l'ha donato al fratello.Preciso che la banca che ci ha concesso il mutuo che ancora grava sulla casa coniugale nulla ne sa,che il mutuo e' ancora cointestato ad entrambi,che eravamo in separazione di beni e che ho sempre e solo pagato io il mutuo tramite il mio conto corrente e che continuo a fare tutt'ora.Oltretutto abbiamo una figlia di sette anni in affido condiviso.I miei quesiti sono i seguenti:1)sono stati violati i diritti ereditari di mia figlia?2)Come mi devo regolare con il mutuo che continuo a pagare solo io?3)Posso comprare il 50% dal fratello se e' frutto di una donazione?4)Puo' pretendere di entrare in casa il fratello anche se risiede altrove mentre io risiedo nella casa in questione?5)Il non aver rispettato un accordo scritto davanti ad un giudice rientra in una forma di inadempienza?6)Ma soprattutto avete consigli utili da darmi data la furbizia che subisco e dato che non so' veramente che fare?Ogni qualunque dritta e' ben accetta
 
U

User_29045

Ospite
1) Per non saper né leggere né scrivere, credo proprio che con la donazione siano stati violati i diritti ereditari di tua figlia; ma vorrei il parere di un esperto;

2) Con un legale devi coinvolgere l'altra parte affinché paghi la sua metà: con la donazione si è anche accollata il mutuo, facendosi riconoscere debitore diretto (al 50%) dall'istituto mutuante, che tra l'altro nulla sa, e questo già basterebbe per rendere annullabile (non ho detto NULLA, ho detto ANNULLABILE... con un legale!) la donazione; era INDISPENSABILE interpellare la banca prima di cedere il 50% di un immobile sul quale grava sicuramente un'ipoteca a garanzia del prestito;

3) Puoi comprare il 50%, certamente, ma le donazioni possono essere REVOCATE entro VENTI anni dalla data della donazione, in casi gravissimi, ovvero sia nei casi in cui il donatario sia dichiarato INDEGNO di ricevere la donazione, ciò può accadere ad esempio se il fratello tenta di uccidere la sorella, oppure se la sorella resta paralizzata e il fratello ignora il suo stato e vive come se niente fosse e senza prestarle assistenza che ora le deve per gratitudine, in forza dell'atto di donazione; altri esempi sono naturalmente possibili;

4) Il fratello è proprietario del 50% e ha diritto di avere le chiavi, e può entrare in casa quando vuole e soprattutto con chi vuole, purché lui sia presente; esattamente come fai tu, del resto; avrete gli stessi diritti al 50%; bruttissima situazione, lasciamelo dire;

5) Non credo perché non era un preliminare di compravendita regolarmente registrato e trascritto;

6) Dona il 50% e vattene da quella casa, mettigli in casa un estraneo così vedrai che se ne va anche lui. L'unico vero problema è trovare chi accetta la donazione. Può anche essere una Banca, o la Chiesa. Usa un po' di fantasia e fatti consigliare da qualche amico più smaliziato di me, ora non mi viene in mente altro.
 
U

User_29045

Ospite
Altra cosa che mi sento di precisare è che ho sottomano un "ATTO DI INTEGRAZIONE DELLE PATTUIZIONI CONTRATTUALI E DI EROGAZIONE FINALE E QUIETANZA/SVINCOLO E FRAZIONAMENTO IPOTECARIO AI SENSI DELLA NORMATIVA SUL CREDITO FONDIARIO DI CUI AGLI ARTT. 38 E SEGUENTI DEL D.LGS. 1/9/93 N. 386".

Leggo testualmente.

"La Parte Mutuataria si obbliga, con ciò promettendo anche il fatto del terzo ai sensi dell'articolo 1381 Codice Civile, ogniqualvolta sia menzionato un obbligo che debba essere adempiuto da un terzo, a rispettare i seguenti impegni, riconoscendone l'essenzialità nel contesto del presente atto, per tutta la durata del presente mutuo e fino alla totale estinzione di tutte la ragioni di credito della Banca - ovvero sino al completo trasferimento a terzi della proprietà delle unità immobilitari ipotecate a garanzia del finanziamento, con accollo delle quote di mutuo non estinte anticipatamente:
- a non procedere ad accolli delle quote di mutuo senza il preventivo benestare della Banca;
- a far pervenire alla Banca la documentazione relativa alla situazione economico finanziaria di ciascun eventuale accollante di una o più quote di mutuo già nella fase di sottoscrizione dei compromessi, in particolare nei casi di eventuale vendita in blocco di più unità ad un solo soggetto.
La Banca si riserva la facoltà di non aderire all'accollo qualora emergessero situazioni pregiudizievoli e/o di merito creditizio non adeguato."

Ora, nel caso della donazione da sorella a fratello, sicuramente le due parti in neretto NON sono state rispettate (lo hai detto tu nella descrizione della situazione, che la Banca non sa nulla), ossia la sorella non ha chiesto il preventivo benestare della Banca, e la Banca non ha ricevuto la documentazione economico finanziaria del fratello/donatario.

Quindi già qui un buon legale potrebbe trovare terreno fertile.

Tanto ti dovevo.

Saluti.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
scopro che il suo 50% l'ha donato al fratello
L'atto di donazione è stato fatto davanti ad un notaio? Mi sembra strano che questo professionista non si sia assicurato, visto che si donava una parte di immmobile, che la parte donata non fosse gravata da mutuo; a meno che sia stato indicato che il beneficiario si accollava la parte residuale di competenza del mutuo. In questo caso nell'atto il notaio dove pretendere il benestare della banca erogante.
 
D

dario rota

Ospite
Vi ringrazio veramente tutti di cuore per le vostre preziosissime informazioni.Scopro oggi che la donazione e' stata fatta davanti ad un notaio e che il mutuo e' ancora intestato a me ed alla mia ex moglie e che la banca ad oggi nulla sa di questa donazione avvenuta il 9 maggio.Quindi cosa assurda io sto' pagando per intero il mutuo ad un perfetto estraneo(il fratello della mia ex) e puo' pretendere di entrare...ahime'....mi sto' cercando un legale nel frattempo....
 
U

User_29045

Ospite
Beh, riassumiamo:

a) Un estraneo può entrare a qualunque ora del giorno e della notte in casa tua e accompagnato da chi vuole senza per questo doverti dare un preavviso; di conseguenza non puoi vivere la tua privacy e non puoi lasciare oggetti di valore in giro per casa; è come se tu stessi in un ostello della gioventù, pensa un po';

b) Stai pagando al 100% un mutuo e i relativi interessi e spese, quando in realtà la quota di tua spettanza è del 50%;

c) La banca non è stata avvertita - come da obblighi contrattuali che SICURAMENTE riguardano anche il tuo mutuo - in fase di accollo, e non ha potuto fare i controlli sulla solvibilità di quella persona.

Io direi che con un buon legale, e d'accordo con la Banca, potete revocare la donazione perché è retta su basi inconsistenti: L'ASSENSO DELLA BANCA, a mio modesto parere, ERA FONDAMENTALE E VINCOLANTE. Ovviamente, non essendo io un legale ma solo uno che mangiucchia note di diritto civile di qua e di là, lascio l'ultima parola a chi del diritto ha fatto il suo pane quotidiano.
 
D

dario rota

Ospite
Sorrido...capisco la postilla legale ma almeno permettimi di considerarla 'ex' dopo quasi tre anni che aspetto la separazione ora che ha firmato perdonatemelo....
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
ma poi...ma come ha fatto a venderlo senza avvisarti? tu hai il diritto di prelazione, e stai attento a quel che dice Nemesis, così tanto parco di parole che bisogna intuire quel che pensa: se è ancora tua moglie, ha ancora dei doveri nei tuoi confronti. proprio perchè la casa è coniugale, in che regime state? qui c'è materia per fargliela pagare cara a un pò a tutti, notaio, moglie e fratello che di casini ne hanno fatti tanti
 
D

dario rota

Ospite
Grazie 'arciera' del tuo messaggio ma mi dicono che solo in casa di successione si ha il diritto di prelazione.E comunque nessuno ha avvisato me(data di rogito 9 maggio della donazione) e al momento tantomeno la banca(anzi quella l'ho informata io ora).Mi da' un qualche spunto legale invece sul discorso che e' ancora legalmente mia moglie con relativi doveri anche se mi sfuggono quali da....Eravamo in separazione di beni e al momento e' ancora cointestata sul mutuo della ex casa coniugale(in quanto ora lei e' andata a vivere altrove)che pero' pago solo io dal mio conto corrente....sorrido all'idea che sto' pagando il mutuo ad un perfetto estraneo dato che sono coprietario con il fratello della mia ex...aspetto di trovare un legale.
 

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