È la superficie complessiva delle unità immobiliari destinate a residenza ricomprese nell'edificio che deve essere superiore al 50 per cento.
Le deliberazioni dell'assemblea del condominio aventi per oggetto l'approvazione degli interventi e degli eventuali finanziamenti finalizzati agli stessi, nonché l'adesione all'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell'edificio.
Se in un condominio vi sono abusi ediliizi non ancora noti, che il tecnico potrebbe non far emergere in fase di relazione, e che pregiudicano il riconoscimento del bonus 110% che andrebbe in questo caso in capo al condominio tutto, è possibile per un singolo condomino rifiutare di partecipare, o se costretto suo malgrado ad essere mallevato dal pagamento del mancato bonus?
Io mi trovo esattamente in questa situazione:
L'amministratore ha convocato un'assemblea per affidare un incarico di prefattibilità sia fiscale che di efficientamento energetico, ad un ingegnere.
l'assemblea alla quale non ho potuto partecipare ha approvato con il 50% dei millesimi.
nello stesso verbale l'aministratore ha comunicato ai condomini che io tra luglio ed ottobre c.a. eseguo i lavori di ristrutturazione del mio immobile con anche sostituzione infissi e isolamento termico delle pareti esterne del mio solo appartamento.
Viene chiesto a tuti i condomini di fornire al tecnico incaricato l'atto di compravendita dell'immobile e fornigli accesso all'appartamento per i rilievi.
il condominio ha una serie di abusi edilizi non palesi.
In questo caso su successivi accertamenti si rischia di perdere il superbonus, ed i costi ricadono su tutti i condomini, giusto?
Come si fa a proteggersi in questi casi?
Come si può evitare di essere coinvolti proprio malgrado in questa vicenda?
Un a comunicazione di un legale che chiarisca il proprio dissenso è sufficiente o bisogna riocorrere al giudice di pace?
Grazie anticipate a tutti