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User_54145
Ospite
Buonasera a tutti,
nello scorso febbraio a Torino, alcune forti folate di vento hanno "staccato" alcuni separatori tra balconi di un condominio nuovo (terminato un anno fa). Conseguentemente c'è stato un incontro tra una rappresentanza della società costruttrice, l'amministratore ed i consiglieri. La situazione appare un po ingarbugliata perché:
- la società costruttrice sostiene che la "Polizza di assicurazione decennale postuma danni diretti all'opera" non centra nulla perché il forte vento è da considerarsi "evento atmosferico anomalo" e quindi non vi sono stati vizi di costruzione.
- un primo sopralluogo tecnico ordinato dall'amministratore parrebbe evidenziare che i tasselli impiegati per il fissaggio dei separatori dei balconi non sono idonei (sottodimensionati), ma l'impresa costruttrice smentisce ciò.
Lato consiglieri, non si sa se provare a richiedere subito l'indennizzo all'assicurazione che copre i sinistri condominiali (che sicuramente invierebbe un perito e a quel punto capiremo se è vero oppure no che ii tasselli erano inadeguati) oppure informarsi prima quali sono i "parametri ufficiali" che stabiliscono "quanto deve essere forte il vento" per essere considerato un evento atmosferico anomalo. Anche perché, se fosse veramente "un evento atmosferico anomalo" mi sa che ne il costruttore, ne l'assicurazione di condominio rifonderebbe alcunché.
Queste le domande:
1) Quale strategia è meglio perseguire in questo caso? Ovviamente l'ultima spiaggia è la via legale, ma se possibile vorremmo evitarla.
2) Esistono archivi meteo "ufficiali" da dove evincere la velocità del vento nei giorni in cui si sono staccati i separatori dei balconi?
3) Esiste una tabella "ufficiale" da cui si capisce se una certa velocità del vento è da considerarsi "anomala"?
Grazie come sempre per la vostra attenzione,
Ivan
nello scorso febbraio a Torino, alcune forti folate di vento hanno "staccato" alcuni separatori tra balconi di un condominio nuovo (terminato un anno fa). Conseguentemente c'è stato un incontro tra una rappresentanza della società costruttrice, l'amministratore ed i consiglieri. La situazione appare un po ingarbugliata perché:
- la società costruttrice sostiene che la "Polizza di assicurazione decennale postuma danni diretti all'opera" non centra nulla perché il forte vento è da considerarsi "evento atmosferico anomalo" e quindi non vi sono stati vizi di costruzione.
- un primo sopralluogo tecnico ordinato dall'amministratore parrebbe evidenziare che i tasselli impiegati per il fissaggio dei separatori dei balconi non sono idonei (sottodimensionati), ma l'impresa costruttrice smentisce ciò.
Lato consiglieri, non si sa se provare a richiedere subito l'indennizzo all'assicurazione che copre i sinistri condominiali (che sicuramente invierebbe un perito e a quel punto capiremo se è vero oppure no che ii tasselli erano inadeguati) oppure informarsi prima quali sono i "parametri ufficiali" che stabiliscono "quanto deve essere forte il vento" per essere considerato un evento atmosferico anomalo. Anche perché, se fosse veramente "un evento atmosferico anomalo" mi sa che ne il costruttore, ne l'assicurazione di condominio rifonderebbe alcunché.
Queste le domande:
1) Quale strategia è meglio perseguire in questo caso? Ovviamente l'ultima spiaggia è la via legale, ma se possibile vorremmo evitarla.
2) Esistono archivi meteo "ufficiali" da dove evincere la velocità del vento nei giorni in cui si sono staccati i separatori dei balconi?
3) Esiste una tabella "ufficiale" da cui si capisce se una certa velocità del vento è da considerarsi "anomala"?
Grazie come sempre per la vostra attenzione,
Ivan