alessandro 58

Nuovo Iscritto
buon giorno,Vi sarei grato per una risposta,sono proprietario di 2/5 di una vecchia casa di corte e di un po' di terreno con altri 4 parenti con diverse quote.Il tutto con un valore calcolato da un tecnico di ca.90.000 eur:shock:ra uno di questi proprietari che nel corso degli anni non ha mai speso una lira per manutenzioni varie,a mezzo raccomandata ci invita a liquidare la sua quota da lui stimata in 40.000 euro
onde evitare a noi la divisione giudiziale.Chiedevo:siamo obbligati ad aderire,a partecipare alle spese legali e giudiziarie per una sua iniziativa e se si in parti uguali o in quote di proprieta? sara' un tecnico del tribunale a dare un valore ai beni ? e dovremo pagarlo tutti? condiderando che a noi la situazione attuale attuale va bene cosi?
Vi ringrazio anticipatamente per un un aiuto Alessandro
 

acquirente

Nuovo Iscritto
no, non siete obbligati ad comprare la sua quota.
pero' lui inizia una causa per la divisione giudiziale siete obbligati tutti a pagare le spese processuali.
certo saranno i periti del tribunali che valuteranno come dividere a secondo delle quote di proprieta'.
non importa che a voi vada bene cosi'................se al vostro coerede non va piu' bene o qualcuno compra la sua quota o la vende o divide a mezzo di giudice.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Non siete obbligati ad acqusiatre ma lui può ovviamente procedere alla divisione o alla vendita all'asta.in tal caso potrete acquistare ad un prezzo sicuramente più basso. secondo me il tizio tenta una specie di ricatto. non cedete. o vende al prezzo stabilito da un perito imparziale oppure otterrà molto meno e molto più tardi.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Diciamo innanzitutto che tutti possono recedere dalla comunione in qualsiasi momento. Diciamo poi che la valutazione che fa può essere corretta o meno, questo sta a voi valutarlo, se non trovate l'accordo e lui chiede la divisione giudiziale tutti partecipate alle spese pro quota.
Per dividere la comunione comunque ci sono più vie, la più semplice è l'accordo tra tutti i partecipanti, se l'oggetto è divisibile in parti corrispondenti alla quota di ciascuno, viene diviso con l'accordo di tutti e poi si passa all'assegnazione di ogni parte a ciascuno (ad estrazione se le parti son tutte uguali), se non è divisibile si valuta e si cerca tra i partecipanti chi è interessato ad acquisire l'intero oggetto liquidando agli altri le loro parti o si pone in vendita e si divide il ricavato. Altra via è quella di aderira ad un organo terzo di mediazione cercando quindi di mediare tra gli inteteressi di tutti e di addivenire ad un accordo. Se la mediazione non trova la soluzione soddisfacente per tutti allora non rimane che la divisione giudiziale davanti ad un giudice (ma anche questa non è detto che concluda la vicenda . . ). Il giudice valuta (tramite un perito) se il bene è divisibile pro quota tra i partecipanti, se tale soluzione non è possibile allora il giudice individuerà un notaio il quale procederà a mettere all'asta il bene una prima volta (partendo come prezzo dalla valutazione fatta dal perito del tribunale) e se non ci sarà la vendita (asta deserta) ci andrà ulteriori volte sempre secondo quanto stabilito dal giudice (di solito una seconda volta con ribasso del prezzo di una percentuale). Se anche questa modalità non porta ad un risultato il giudice non potrà far altro che chiudere la questione e invitare i partecipanti a trovare un accordo, quindi si ritorna al punto di partenza con l'aggravio di aver pagato il procedimento giudiziale.
 

alessandro 58

Nuovo Iscritto
Ringrazio chi mi sta aiutando,ma non ho ancora chiaro una cosa: se nessuno intende acquistare il 1/5 in vendita perchè' il prezzo richiesto è fuori mercato chi lo detiene ha il diritto di far mettere all'asta tutta la casa che e' mia quasi per meta'? o va all' asta solo la sua quota? la legge dovra' salvaguardare anche i miei diritti o no? grazie ciao
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
I tuoi diritti valgono come quelli degli altri partecipanti alla comunione.
Difficile che qualcuno acquisti solo 1/5 di un bene se non possiede tutto il resto. Il diritto del proprietario del quinto è quello di poter uscire dalla comunione in qualsiasi momento. Se non si trova un accordo tra i partecipanti alla comunione, l'ultima possibilità (ma anche questa può rivelarsi non definitiva) è quella di chiedere al tribunale la Divisione Giudiziale. Il giudice, se la casa non è divisibile pro quota non può far altro che farla periziare e dare incarico ad un notaio di indire l'asta sull'intero bene e devolvere il ricavato pro quota. Ma anche l'asta può andare deserta e quindi il giudice non può far altro, vista l'impossibilità della vendita, di invitare i partecipanti alla comunione a trovare un accordo.
Mi trovo nella stessa situazione, 2 appartamenti in comunione con 2 sorelle e madre molto anziana. Una sorella ha chiesto di vendere le proprietà, noi non ci siamo opposti ma volevamo che la quota di mamma fosse tutelata e destinata a lei e non a chi teneva il su C/C. Naturalmente la sorella non ha accettato (chissà perché . . . ) e nel 2005 ha iniziato la causa di divisione giudiziale. Nel 2010 si sono svolte 2 aste andate deserte ed ora all'ultima udienza il giudice ha chiesto di trovare un accordo tra noi prima dell'uldienza che si terrà ad ottobre. Quindi causa durata 6 anni, pagato il perito del tribunale, pagato l'avvocato e in più si pagheranno anche le spese notarili e SOPRATTUTTO STIAMO PUNTO A CAPO.
Ciao
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
ovviamente se non si vende la quota il giudice metterà in vendita tutta la casa e dividerà il ricavato in base alle quote di proprietà. pertanto se la tua quota è maggiore ti sarà dato di più.
 

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