Buongiorno
gradirei, se possibile, un parere sulla mia situazione: alcuni anni fa ho acquistato una villa unifamiliare con la mia ex compagna ( non siamo sposati e non abbiamo figli), siamo proprietari al 50%, lei ha investito una somma importante in contanti mentre io ho stipulato un mutuo altrettanto consistente che ho sempre pagato regolarmente ( lei è comunque garante) fino ad oggi.
Da un anno abbiamo interrotto la nostra relazione, non siamo riusciti a vendere la villa poichè la mia ex continua a chiedere un prezzo secondo me troppo alto (in un anno solo due appuntamenti e nessuna offerta...); non vuole abbassare il prezzo, non è in grado di acquistare la mia parte estinguendo il mio mutuo nè accetta una mia offerta pari a circa il 60% di quello che ha speso ( il massimo che posso fare). Aggiungerei che da quando ci siamo lasciati mi sono trasferito poiché la convivenza era diventata insostenibile e quindi lei ne sta sicuramente approfittando. Sono consapevole che in questi casi è sempre meglio trovare un accordo ma vi assicuro che l'impresa è ardua, pensavo quindi di ricorrere alla divisione giudiziale. A questo punto i miei dubbi:
- la ex si puó opporre alla divisione giudiziale?
- i tempi sono davvero così epici come ho sentito? E i costi?
- Una volta venduta la villa all'asta come viene diviso il ricavato, la banca ha precedenza?
- puó un giudice stabilire provvisoriamente chi dei due deve vivere nella casa?
- posso legalmente obbligarla a pagare una parte del mutuo?
Ringrazio in anticipo per le risposte
gradirei, se possibile, un parere sulla mia situazione: alcuni anni fa ho acquistato una villa unifamiliare con la mia ex compagna ( non siamo sposati e non abbiamo figli), siamo proprietari al 50%, lei ha investito una somma importante in contanti mentre io ho stipulato un mutuo altrettanto consistente che ho sempre pagato regolarmente ( lei è comunque garante) fino ad oggi.
Da un anno abbiamo interrotto la nostra relazione, non siamo riusciti a vendere la villa poichè la mia ex continua a chiedere un prezzo secondo me troppo alto (in un anno solo due appuntamenti e nessuna offerta...); non vuole abbassare il prezzo, non è in grado di acquistare la mia parte estinguendo il mio mutuo nè accetta una mia offerta pari a circa il 60% di quello che ha speso ( il massimo che posso fare). Aggiungerei che da quando ci siamo lasciati mi sono trasferito poiché la convivenza era diventata insostenibile e quindi lei ne sta sicuramente approfittando. Sono consapevole che in questi casi è sempre meglio trovare un accordo ma vi assicuro che l'impresa è ardua, pensavo quindi di ricorrere alla divisione giudiziale. A questo punto i miei dubbi:
- la ex si puó opporre alla divisione giudiziale?
- i tempi sono davvero così epici come ho sentito? E i costi?
- Una volta venduta la villa all'asta come viene diviso il ricavato, la banca ha precedenza?
- puó un giudice stabilire provvisoriamente chi dei due deve vivere nella casa?
- posso legalmente obbligarla a pagare una parte del mutuo?
Ringrazio in anticipo per le risposte