delfino53

Nuovo Iscritto
Buon giorno,
se un condomino vuole staccarsi dal riscaldamento centralizzato
per realizzarsi un suo impianto autonomo deve chiedere l autorizzazione al condominio
che a sua volta non può negarglielo? Se si,è necessaria una maggioranza??? Le spese per la modifica dei millesimi sarà totalmente a suo carico???.
GRAZIE
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è necessaria nessuna autorizzazione purchè il condomino che si stacca dal riscaldamento centralizzato dimostri (magari con una perizia), che non ci saranno squilibri termini ne aggravi di spesa per i restanti condomini e comunque dovrà contribuire alle spese di conservazione dell'impianto, praticamente la tabella non dovrebbe modificarsi, perchè come detto le spese non dovrebbero subire modifiche, anche perchè l'impianto rimarrà comune;

E' legittima la rinuncia unilaterale al riscaldamento condominiale ed il distacco dall'impianto centralizzato, senza necessità di autorizzazione o di accettazione da parte degli altri partecipanti, ove l'interessato dimostri che dalla rinunzia e dal susseguente distacco non derivi un aggravio di spese per i condomini che continuano ad usufruire, né uno squilibrio termico pregiudizievole per la regolare erogazione del servizio. Con il conseguente esonero dal pagamento delle spese per l'uso, ma non certo di quelle per la conservazione. (Cass. civ., sez. II, 25 marzo 2004, n. 5974)

in pratica direi che è bene farsi due conti prima di procedere, perchè come pare, non è che sia molto conveniente.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Lo squilibrio termico non si nota se riscaldi il tuo appartamento, ma se per risparmiare lo lasci spento per lungo tempo, lo squilibrio lo crei a condomini vicini, pertanto oltre al parere favorevole dell'assemblea qualificata, occorre la perizia di un tecnico e che il regolamento contrattuale lo preveda ciao, la sentenza non fa legge,:daccordo: ma solo un parere per quella situazione creata per quella sentenza
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Per la perizia sono d'accordo ma la delibera assembleare non è necessaria, anzi se impedisce il distacco sarebbe assolutamente nulla;

Il condomino può legittimamente rinunziare all'uso del riscaldamento centralizzato e distaccare le diramazioni della sua unità immobiliare dall'impianto comune, senza necessità di autorizzazione o approvazione da parte degli altri condomini, se prova che dalla sua rinunzia e dal distacco non derivano né un aggravio di spese per coloro che continuano a fruire del riscaldamento centralizzato, né una squilibrio termico dell’intero edificio, pregiudizievole per la regolare erogazione del servizio.
Soddisfatta tale condizione, egli è obbligato a pagare soltanto le spese di conservazione dell'impianto di riscaldamento centrale.
Pertanto, la delibera assembleare che, pur in presenza di tali condizioni, respinga la richiesta di autorizzazione al distacco è nulla per violazione del diritto individuale del condomino sulla cosa comune. (Corte di Cass., Sez. II, ordinanza del 22 marzo 2011, n. 6481)
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
il problema è lo squilibrio termico, se al momento della perizia è acceso e poi la lasci spento come ho evidenziato nel pio post precedente, non credo sia possibile effettuare tale distacco, pertanto ripeto una sentenza non fa legge, bisogna vedere caso per caso e situazione al tipo di distacco, che verrà fatto?
 

hanton21

Membro Assiduo
adime : la legge e' chiara : il distacco NON DEVE causare squilibri termici a danno dei condomini ma :
-ogni appartamento dovrebbe essere stato progettato con colonna a se
-sarebbe necessario vedere la posizione del PIANO dell'appartamento...(primo ? ultimo?)
-in ogni caso il distacco DEVE contenere l'indagine e l'approvazione di un Tecnico qualificato ed iscritto nel registro dei termotecnici oassociazione equivalente
-il DISTACCO ,tuttavia, ha due aspetti diversi
-producente : accendi e spegni quando vuoi
-producente per il condominio : dovendo lavorare meno,tutto il sistema di riscaldamento (quantita' combustibile,manutenzione pompe etc) se ne avvanteggerebbe....anche se un minimo
-controproducente per il condominop staccatisi : DEVE comunque corrispondere una cifra per LA MANUTENZIONE dell'impianto
MOLTI pensano che,staccandosi dal risc centr,si liberano dalle spese del riscaldamento.....e ,come sai, questo e' vero solo...IN PARTE:daccordo:
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
.... pertanto ripeto una sentenza non fa legge, bisogna vedere caso per caso e situazione al tipo di distacco, che verrà fatto?
E' vero che le Sentenze non fanno Legge, ma è pur vero che fanno Giurisprudenza, per cui se il condomino presenterà la perizia e nonostante questa l'assemblea si opporrà, lui potrà distaccarsi ugualmente perchè tale decisione è nulla, allora i condomini se lo vorranno potranno adire al Giudice, il quale viste le numerose Sentenze precedenti per gli stessi casi, non potrà fare altro che dare la ragione al condomino.
Se tu hai Sentenze contrarie allora è bene che le posti, ma finchè ci sono solo quelle che dicono che si può staccare il riscaldamento previa perizia e pagando solo la manutenzione dell'impianto, sono inutili le sole tue parole, comunque ne ho postate solo due per il momento ma ci sono ancora altre, come queste ad esempio;

In materia di distacco dall'impianto di riscaldamento centralizzato, agli effetti dell'accertamento dello squilibrio termico e quindi della legittimità della rinuncia all'uso del riscaldamento comune, vanno escluse quelle variazioni di temperatura, in diminuzione, che potrebbero comunque verificarsi nelle unità immobiliari prossime all'appartamento distaccato, quale effetto - anziché del distacco - del non uso dell'impianto da parte del proprietario che, per sua scelta, decidesse di chiudere i propri radiatori. ( Cass. civ., sez. II, 27 maggio 2011, n. 11857)

Il condomino può rinunciare all’uso del riscaldamento centralizzato e distaccare le diramazioni della sua unità immobiliare dall’impianto termico comune, senza necessità di autorizzazione o approvazione degli altri condomini e, fermo il suo obbligo al pagamento delle spese per la conservazione dell’impianto, è tenuto a partecipare a quelle di gestione dell’impianto se, e nei limiti in cui, il suo distacco non si risolva in una diminuzione degli oneri del servizio di cui continuano a godere gli altri condomini.
Inoltre, pur in presenza di tali condizioni, la delibera assembleare che respinga la richiesta di autorizzazione al distacco è nulla per violazione del diritto individuale del condomino sulla cosa comune. (Cass., sez II, 30/03/2006 n. 7518)


Come vedi la Giurisprudenza è costante nell'affermare questo principio.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
gira e rigira dovè la convenienza?? se devi fare tutto l'impianto e pagare circa il 30/40% per manutenzione dell'impianto centralizzato, ho autorizzato come amministratore di un condominio, dopo delibera dell'assemblea allo stacco di un mini appartamento dei radiatori, ma per inutilizzo del riscaldamento e non per stacco per un cambio di riscaldamento da centrale ad autonomo
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto