Vincenzo 23

Nuovo Iscritto
Salve, vorrei sottoporvi il mio caso che come al solito quando si parla di eredità è sempre "spinoso".
Siamo 3 fratelli, nel 1999 io mi sposo ed i miei genitori acquistano una casa (praticamente risulta ke l'acquisto l'ho fatto io sia l'acconto ke mutuo, ma effettivamente i soldi me li hanno dati i miei genitori), valore dell'immobile all'epoca Lire 255.000.000.
Nel 2002 i miei genitori fanno la stessa operazione per mio fratello nonostante lui fosse single e pagano con la stessa procedura di cui sopra la casa questa volta in €uro 250.000.
Nel 2005 lascio la mia città e di conseguenza l'azienda dei miei genitori; a distanza di anni nel 2008 scopro ke i miei fratelli hanno acquistato due immobili (uno a testa) e conoscendo il pensiero dei miei genitori ke non danno stipendi è evidente ke l'acquisto l'hanno fatto si loro ma con i soldi dei miei genitori; considerando ke al terzo fratello verrà dato un appartamento come afli altri due, un domani ci trveremo con la seguente situazione:2 fratelli con appartamento+1 altro immobile ed io con il solo appartamento avuto all'epoca del mio matrimonio.
E' evidente ke è stata una ripicca per la mia decisione di lasciare l'azienda di famiglia, nonostante abbia lavorato dal 1994 al 2005 senza percepire stipendio e ke gli altri due fratelli hanno cominciato a lavorare in detta azienda solo dopo la mia partenza (2005).
Il quesito è il seguente: come posso tutelarmi affinchè i miei due fratelli non ottengano + del dovuto e comunque quanto previsto dalla legge?
Essendo ancora vivi i miei genitori (fortunatamente o purtroppo?) e non essendo stata aperta una successione sono con le mani legate o esiste una "nota integrativa" da apporre sulle proprietà dei miei fratelli e genitori per avvisare un eventuale acquirente ke quell'immobile fa parte di un asse ereditario (onde evitare la vendita e la "scomparsa" dei soldi)?
Infine, un domani all'apertura della successione potrò invocare la collazione o la redistribuzione dei beni nonostante detti beni siano stati pagati dai miei genitori ma sulla carta risultano acquistati dai miei fratelli?
grazie mille per la disponibilità.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Se gli immobili come pare sono stati acquistati con denaro dei gentitori ci troviamo di fronte a delle donazioni indirette. E come tali oggetto di possibile azione di riduzione /restituzione. ( obbiettivo: immissione nella massa ereditaria da ricompattare all'atto del decesso dei genitori). Il caso come ben comprende non è semplice si dovrà attrezzare con un legale, professionista che eccelga nella materia.

La strada che il legale indicherà a mio avviso farà perno sulla formazione di un atto stragiudiziale di opposizione alla donazione con l'obbiettivo innanzitutto di sospendere il decorso del termine ventennale, al termine del quale Lei non potrebbe agire verso i soggetti terzi per esercitare l' azione di restituzione dei beni immobili (e mobili) donati al donatario che li avesse venduti. (secondo la legge 80 del 2005 passati vent'anni dalla donazione i beni ceduti a terzi non possono piu' essere ripescati per essere immessi nella massa ereditaria)
In tal modo Lei impedisce che il tempo cristallizzi l’acquisto del terzo , riservandosi così di poter agire in restituzione.
Tale opposizione ,ai sensi dell’art. 563 c.c., dovrà essere notificata e trascritta, nonché rinnovata prima che siano trascorsi venti anni dalla sua trascrizione.
cordailità
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Pensierino:
Scusate una considerazione fuori dalle righe: Ma un genitore, in vita sua, ritengo che avrebbe diritto persino di mangiarsi tutto al Casinò di Monte Carlo e che di conseguenza potrebbe regalare immobili anche ad una ballerina Moldava. Tutt'al più lascerà un brutto ricordo di se, ai figli.
 

Vincenzo 23

Nuovo Iscritto
Pensierino:
Scusate una considerazione fuori dalle righe: Ma un genitore, in vita sua, ritengo che avrebbe diritto persino di mangiarsi tutto al Casinò di Monte Carlo e che di conseguenza potrebbe regalare immobili anche ad una ballerina Moldava. Tutt'al più lascerà un brutto ricordo di se, ai figli.

Si può anke accendere la sigaretta con la banconota da 500 €, basterebbe ke i soldi li abbia guadagnati con le proprie forze e non sfruttando i propri figli (sfruttando lavorativamente parlando).
 

Vincenzo 23

Nuovo Iscritto
La strada che il legale indicherà a mio avviso farà perno sulla formazione di un atto stragiudiziale di opposizione alla donazione con l'obbiettivo innanzitutto di sospendere il decorso del termine ventennale,
Quindi questo atto va fatto prima dell'apertura della successione, con i miei genitori ancora in vita?

Lo stesso atto si può fare anke nei confronti della proprietà dell'azienda dei miei genitori? (per evitare ke la stessa sia ceduta gratuitamente o tramite falsa vendita ai miei fratelli?)
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
La considerazione è generale e ti prego di non prendertela, l'affetto dei genitori è spesso un campo minato. La reale possibilità che tu possa recuperare il rapporto e rientrare, se mai sei uscito, dalla sfera della considerazione dei tuoi genitori, è l'unica strada che ti mette nelle condizioni di avere un trattamento paritario. D'altronde, non conosco e non voglio conoscere la tua storia personale, ma se sei andato via, forse ne hai ricavato un vantaggio ancor più grande per la tua vita e la tua carriera e magari, i tuoi ti stimano al punto da considerarti più forte degli altri fratelli bisognosi delle loro attenzioni per garantire loro un futuro.
 

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