Vedi anche la sentenza di Cassazione 24822/2015; ma, a mio modesto avviso, come in molti altri casi, occorre sempre fare attenzione a cosa si scrive nel contratto. Infatti, sarebbe bastato scrivere che, per la comunicazione di recesso anticipato, farà fede la data di ricevimento e non quella di spedizione (cosa possibile e perfettamente lecita), e il problema non sarebbe sorto.In pratica producono effetti contrastanti, anzi in contraddizione
In ogni caso, sia per l'esigua differenza di giorni, sia perché andare davanti a un giudice per una questione di questo genere non mi sembra proprio opportuno, direi di lasciar perdere il "principio" ed accettare il recesso 9 giorni prima.