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Salve, vorrei sapere quali diritti ha il nipote sull'eredità dei nonni, nel caso di genitore "incapace" di fatto.

Mi trovo nella seguente situazione:

-NONNI (marito e moglie ancora vivi) - una media impresa intestata 20% ad una società fiduciaria, e 80% ad un'altra società fiduciaria, non so per quale motivo sia stata intestata in quel modo + 1 immobile intestato penso a loro.

-4 FRATELLI (i figli dei nonni), di cui mia madre. Mia madre ha avuto problemi di natura psichiatrica, dai quali per fortuna è uscita, ora ha "solo" un ritardo mentale piuttosto grave che non le permetterebbe la gestione di un simile patrimonio. Tuttavia (che io sappia) non è stata interdetta, probabilmente non lo sa nemmeno lei, quindi non posso chiederglielo ed aspettarmi alcun tipo di risposta giuridicamente esaustiva. Mi ha detto di aver firmato un foglio con il quale affidava la gestione del patrimonio che avrebbe ereditato a suo fratello, (mio zio). Fatto sta che potrebbe benissimo rifiutare l'eredità in quanto non capace di intendere e di volere. Trattasi di incapacità di fatto. A mia madre sono intestati inoltre 2 immobili, gestiti da mio zio di cui lei "si fida". Uno di essi è in comodato gratuito, cosa che non mi sembra economicamente ben gestita nell'interesse familiare.

-IO, 22 ANNI (NIPOTE DEI MIEI NONNI) - sono all'oscuro di tutto e non mi è mai stato detto niente da parte di nessuno, né dei nonni, né degli zii, ho solo qualche informazione inaffidabile da parte di mia madre che è la "pecora nera" della famiglia e non è in grado di capire concetti giuridico-economici. Non so nemmeno se abbiano fatto testamento, se abbiano fatto una successione inter-vivos o cosa. Ho come l'impressione che io abbia il diritto di conoscere quali siano le carte in tavola e di contribuire insieme a mio zio alla gestione del patrimonio nell'interesse di mia madre che non lavora, e nel mio interesse.

Fin ora non ho osato chiedere nulla agli altri parenti, anche perché non sono così in confidenza con nessuno di loro e ho paura che si sentano "offesi" da una simile richiesta. Siamo una famiglia che non ha problemi economici, e vorrei che questa situazione continuasse per sempre.

Ciò detto, nella mia situazione, volendo tutelare l'interesse di mia madre (che va necessariamente mantenuta) ed il mio, senza voler offendere nessun dei parenti (in quanto non li conosco e quindi non mi fido), voi che fareste?

Grazie
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Difficile dare un giudizio netto, ma direi che il fatto che ci siano delle fiduciarie è già un buon segnale, in quanto la proprietà di questa media impresa è un po' più inattaccabile e soggetta alle bizze dei potenziali eredi. Se la Fiduciaria, costruita o creata o chiamata da tuo Nonno, probabilmente, dipende l'anno in cui è entrata in funzione, fosse gestita da seri manager, professionisti, e se fosse stata creata per preservare il patrimonio e la operatività dell'azienda ribaltando equamente gli utili su tutti i potenziali eredi, la situazione ti tutelerebbe.
Ora, si evince dal tuo racconto, che il benessere familiare c'è, quindi prima conferma di ciò.
Tuo Nonno lo conoscerai bene, mi sembra impossibile che tu non possa fare domande eleganti ma costruttive.
Scusa la domanda di rito, ma il tuo profilo non spaventa i tuoi parenti in quanto figlio di tua madre, da te descritta come la pecora nera agli occhi loro?
Infine vai a documentarti sui bilanci della società, sullo statuto della fiduciaria, sulle cariche amministrative, sui professionisti, e con educazione, competenza e garbo riuscirai a scorgere notizie utili, contribuirai alla crescita tua culturale e professionale, verrai alla fine rispettato e sarai avanti con le tue competenze nel momento che servirà affrontare, successioni, cambi generazionali.
Buon lavoro
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Salve, vorrei sapere quali diritti ha il nipote sull'eredità dei nonni, nel caso di genitore "incapace" di fatto.

Mi trovo nella seguente situazione:

-NONNI (marito e moglie ancora vivi) - una media impresa intestata 20% ad una società fiduciaria, e 80% ad un'altra società fiduciaria, non so per quale motivo sia stata intestata in quel modo + 1 immobile intestato penso a loro.

-4 FRATELLI (i figli dei nonni), di cui mia madre. Mia madre ha avuto problemi di natura psichiatrica, dai quali per fortuna è uscita, ora ha "solo" un ritardo mentale piuttosto grave che non le permetterebbe la gestione di un simile patrimonio. Tuttavia (che io sappia) non è stata interdetta, probabilmente non lo sa nemmeno lei, quindi non posso chiederglielo ed aspettarmi alcun tipo di risposta giuridicamente esaustiva. Mi ha detto di aver firmato un foglio con il quale affidava la gestione del patrimonio che avrebbe ereditato a suo fratello, (mio zio). Fatto sta che potrebbe benissimo rifiutare l'eredità in quanto non capace di intendere e di volere. Trattasi di incapacità di fatto. A mia madre sono intestati inoltre 2 immobili, gestiti da mio zio di cui lei "si fida". Uno di essi è in comodato gratuito, cosa che non mi sembra economicamente ben gestita nell'interesse familiare.

-IO, 22 ANNI (NIPOTE DEI MIEI NONNI) - sono all'oscuro di tutto e non mi è mai stato detto niente da parte di nessuno, né dei nonni, né degli zii, ho solo qualche informazione inaffidabile da parte di mia madre che è la "pecora nera" della famiglia e non è in grado di capire concetti giuridico-economici. Non so nemmeno se abbiano fatto testamento, se abbiano fatto una successione inter-vivos o cosa. Ho come l'impressione che io abbia il diritto di conoscere quali siano le carte in tavola e di contribuire insieme a mio zio alla gestione del patrimonio nell'interesse di mia madre che non lavora, e nel mio interesse.

Fin ora non ho osato chiedere nulla agli altri parenti, anche perché non sono così in confidenza con nessuno di loro e ho paura che si sentano "offesi" da una simile richiesta. Siamo una famiglia che non ha problemi economici, e vorrei che questa situazione continuasse per sempre.

Ciò detto, nella mia situazione, volendo tutelare l'interesse di mia madre (che va necessariamente mantenuta) ed il mio, senza voler offendere nessun dei parenti (in quanto non li conosco e quindi non mi fido), voi che fareste?

Grazie
Ti sei appena affacciato alla vita degli adulti...Come consigliato da
Adriano G., indaga con garbo e con sussiego evitando la petulanza...
prima o dopo qualcuno degli interessati ti si aprirà e ti darà buona parte
delle informazioni...Anteponi sempre, come motivazione all'indagine,
il supremo dovere fisico e morale per la migliore "assistenza" alla mamma.
Solo in seconda battuta, l'opportunità di conoscere le carte per meglio
affrontare le tue eventuali responsabilità future se non già attuali.
Non mi viene altro da aggiungere. Coraggio e auguri. Quiproquo.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
A pelle mi sembra che il tuo rapporto con i parenti prossimi non sia molto cordiale. Ammesso che tua madre abbia dei problemi, ti consiglierei di avvicinare gli zii per cercare di seguire gli interessi di tua madre, tuoi e dei tuoi congiunti, padre e fratelli. Certamente dovresti avvicinarli con un po di umiltà, senza arroganza per evitare di entrare in competizione. Facendo leva sulla tua intelligenza riuscirai a gestire gli interessi familiari anche alla luce della nota condizione psichica di tua madre. Non essere prevenuto, non tutti i parenti sono serpenti!
 

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