U

User_43655

Ospite
un contributo (vedi allegato) e una richiesta di chiarimenti.
nell'ipotesi più pratica:
  • pagamento con F23 dell'onere per modifica clausola contrattuale e
  • registrazione dell'atto di modifica del canone all'Agenzia delle Entrate
tutte le altre clausole contrattuali del contratto originario rimangono valide? In particolare, qualora il contratto preveda una fideiussione bancaria, quest'ultima rimarrebbe valida o bisognerebbe farne una nuova?
 

Allegati

  • Agenzia Entrate - Risoluzione E diminuzcanone[1].pdf
    90,3 KB · Visite: 40

teofilatto

Membro Attivo
Professionista
Ciao, quando fai la modifica del canone ti riferisci ad un contratto in essere, del quale varii solo un elemento. Pertanto il resto rimane come hai disposto in precedenza. Diverso però se il contratto é registrato telematicamente, cioè via internet, Intel caso che io sappia non si può fare nessuna modifica di canone e bisogna chiudere e riaprire il contratto; se invece é ancora di quelli registrati di persona nessun problema
 
U

User_43655

Ospite
grazie
nel mio caso il contratto è stato registrato fisicamente quindi non dovrei avere problemi.
e se le clausole fossero più di una?
e, so che me ne sto approfittando..., qual'è il codice sull'f23 per l'imposta di registro (112T)?

grazie ancora
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
I punti essenziali del contratto che interessano l'Agenzia delle Entrate sono quelli che possono influire sulle imposte, quindi durata, canone, ammontare delle garanzie prestate da terzi, identità delle parti in causa ecc.
Se vi sono variazioni delle clausole contrattuali o delle pattuizioni che possano influire sui rapporti civilistici tra le parti o che coinvolgano terze parti (es. la banca) conviene sempre rifare il contratto, non basta che una delle due parti faccia la variazione all'Agenzia delle Entrate. Anche perché l'altra (o le altre) potrebbe/ro essere in disaccordo.
 
U

User_43655

Ospite
grazie per le risposte.
il dubbio che avevo era relativo al fatto se la modifica del canone, ovvero la comunicazione di un nuovo importo contrattuale avesse qualche impatto sulla clausola che prevede la fidejussione bancaria. Da quanto deto deduco che la variazione (diminuzione) dell'importo non renda invalida la fidejussione emessa dalla banca stessa.
grazie ancora
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Questo però riguarda la banca, che potrebbe anche non essere d'accordo sul mantenere l'importo della fideiussione come prima.
Secondo me va esaminato attentamente il testo della fideiussione.
L'Agenzia delle Entrate invece ci rimetterebbe nella diminuzione della garanzia in quanto incasserebbe meno imposta.
 

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