Devo vendere il mio immobile e il futuro acquirente mi chiede di avere il certificato di agibiltà e la pone come condizione nel preliminare con una caparra. Nel produrre la certificazione e nell'esaminare la planimetria scopriamo delle difformità non di poco conto! Una stanza ha una nicchia ricavata nel sottotetto di un'altra ditta e questa compare in entrambe le planimetrie (quella catastale e quella comunale). Ma in quella comunale risulta soltanto una nicchia di un sottotetto, in realtà e secondo la planimetria catastale quest'area risulta superare di 40 centimetri il profilo del tetto della altra ditta (come se fosse un abbaino ma senza luce). A questa novità si aggiunge un'altra: una finestra sovraddimensionata. In poche parole sono degli abusi. Avevo acquistato l'immobile nel 2010 e mi è stato venduto libero da qualsiasi problema sul piano urbanistico. Inoltre l'immobile è in una zona a vincolo paesaggistico. Ora, dopo nove anni dal rogito posso rivalermi almeno delle spese di condono? I venditori dichiarando il falso possono essere perseguiti? In questi giorni devo sentire il mio avvocato, ma vorrei sapere se è inutile rivolgermi a lui. Rischio di non riuscire a vendere l'immobile. Nel frattempo ho fatto una proposta di acquisto di un altro immobile e sto rischiando di non poter in tempo rogitare se non con un prestito ponte di almeno 12 o 18 mesi. Grazie