mariooo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Devo vendere il mio immobile e il futuro acquirente mi chiede di avere il certificato di agibiltà e la pone come condizione nel preliminare con una caparra. Nel produrre la certificazione e nell'esaminare la planimetria scopriamo delle difformità non di poco conto! Una stanza ha una nicchia ricavata nel sottotetto di un'altra ditta e questa compare in entrambe le planimetrie (quella catastale e quella comunale). Ma in quella comunale risulta soltanto una nicchia di un sottotetto, in realtà e secondo la planimetria catastale quest'area risulta superare di 40 centimetri il profilo del tetto della altra ditta (come se fosse un abbaino ma senza luce). A questa novità si aggiunge un'altra: una finestra sovraddimensionata. In poche parole sono degli abusi. Avevo acquistato l'immobile nel 2010 e mi è stato venduto libero da qualsiasi problema sul piano urbanistico. Inoltre l'immobile è in una zona a vincolo paesaggistico. Ora, dopo nove anni dal rogito posso rivalermi almeno delle spese di condono? I venditori dichiarando il falso possono essere perseguiti? In questi giorni devo sentire il mio avvocato, ma vorrei sapere se è inutile rivolgermi a lui. Rischio di non riuscire a vendere l'immobile. Nel frattempo ho fatto una proposta di acquisto di un altro immobile e sto rischiando di non poter in tempo rogitare se non con un prestito ponte di almeno 12 o 18 mesi. Grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Da verificare se quanto spieghi sia contestabile.
La prescrizione (su tali questioni) è decennale...ma secondo Giurisprudenza il termine decorre non dalla data del rogito ma da quando si scopre il "vizio/abuso".
 

griz

Membro Storico
Professionista
effettivamente le difformità che dichiari di avere sono da interpretare, fai visionare la cosa da un tecnico
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Una stanza ha una nicchia ricavata nel sottotetto di un'altra ditta e questa compare in entrambe le planimetrie (quella catastale e quella comunale).
Le planimetrie individuano le unità immobiliari interessate. Pertanto con l'atto pubblico, salvo che il tecnico con abbia combinato dei casini, sono difficilmente contestabili.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Le difformità possono essere state eseguite in corso d'opera, vedi se ci sono stati degli aggiornamenti alle schede planimetriche
 

mariooo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Purtroppo no. La cosa che mi fa pensare è che la società costruttrice ha inviato la richiesta di abitabilità nel 1986, senza aver alcuna risposta... ma nel 1989 compare una lettera del comune in cui si chiede di integrare due documenti che risultano mancanti entro 90 giorni...entro il quale la richiesta di abitabilità verrà riggettata, intanto la dittà costruttrice fallisce...
Può il comune contestare l'abitabilità dopo tre anni addicendo che non è in possesso di alcuni documenti? NON VALE IL SILENZIO ASSENZO?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
ma nel 1989 compare una lettera del comune in cui si chiede di integrare due documenti che risultano mancanti entro 90 giorni...entro il quale la richiesta di abitabilità verrà riggettata,
La comunicazione non da adito ad altre interpretazioni. Ti toccherà provvedere a verificare la regolarità urbanistica e catastale e provvedere a richiedere un certificato di agibilità, dopo avere ottenuto dagli impiantisti i relativi certificati di conformità.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Può il comune contestare l'abitabilità dopo tre anni addicendo che non è in possesso di alcuni documenti? NON VALE IL SILENZIO ASSENZO?
vale si, ma da parte del comune non del richiedente e il comune si è pronunciato, ergo: l'agibilità non è stata rilasciata per inedempienza del richiedente
 

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