secondo questo testamento ai figli è riservata la quota di 2/3 di tutte le proprietà del testante da dividere in parti uguali cioè 2/3:3 = 2/9 ciascuno. La quota disponibile è di 1/3 di tutte le proprietà del testante da dividere in parti uguali solo tra due figli cioè 1/3:2 = 1/6 ciascuno.Fino ad ora il testamento, anche se non condiviso, è stato riconosciuto valido dai legali di entrambe le parti e dice semplicemente che i beni sono lasciati ai figli ma che a due di loro va riconosciuta la parte di cui lui può disporre (la disponibile)fatto salvo la legittima.
Quindi al Figlio A) 2/9 cioè 4/18 ; al figlio B) 2/9 + 1/6 = 7/18 idem al figlio C).
Riprova: 4/18 + 7/18 + 7/18 = 18/18 cioè 1
innanzi tutto bisogna vedere se questo documento porta una data e se questa è anteriore o posteriore alla data del testamento.Esiste inoltre, fuori dal testamento, un foglio anche quello messo in discussione dove invece il padre lascia a qualche nipote e ancora ai due figli beneficiari della disponibile alcuni oggetti più personali legati a ricordi e affetti.
se è posteriore va quantificato il valore di questi oggetti: se hanno solo valore affettivo queste disposizioni non alterano le quote sopra riportate. Se invece hanno un valore intrinseco vanno conteggiate nell'eredità: in questo caso la quota legittima pur rimanendo dello stesso valore frazionario aumenterà di valore: la quota disponibile verrà suddivisa secondo i voleri del testante, se non li ha dati verrà divisa in parti uguali tra i nominati.
Se il documento è anteriore viene annullato dalle disposizioni testamentarie più recenti.