Gentile Luigi, Amici del sito,
purtroppo non è semplice trascrivere questa "storia", mi pare che questo tuo ultimo intervento in parte chiarisce, in parte complica.
Dovresti mettere insieme il primo comma che hai scritto e leggerlo assieme all'ultimo comma, c'è un nesso!
Praticamente, siccome queste sono seconde case per entrambi non sempre ci siamo.
Quindi noi abbiamo acquistato ( mia moglie) dagli altri miei fratelli co-eredi di questa casa sul finire del 2010.
Usavamo sempre l'accesso dal numero civico 24, in quanto mia madre prima di morire nel 2007, teneva chiusa la porta del civico 28 con delle sbarre di ferro, le aveva messe qualche anno prima per motivi di sicurezza (quando tu hai scritto che tutto il contorno che avevo messo nel primo messaggio non serviva a capire (INVECE SERVIVA A SPIEGARE ALCUNE COSE POI ACCADUTE).
Abbiamo iniziato verso la fine del 2010 alcune ristrutturazioni, facendo una scaletta di priorità, sia riferita ai lavori più urgenti che al costo degli stessi. Pensavamo già che verso la fine dei lavori avremmo sostituito anche la "vecchia porta bloccata coi ferri da mia madre". Quindi abbiamo aperto il portoncino esterno del civico 28 con la nostra chiave, lasciataci da mia madre, ma non si apriva, non abbiamo dato molto peso al fatto e abbiamo chiesto alla nostra vicina di farci una copia della chiave, (ma non sapevamo ancora del progetto che aveva in mente le vicina), ci ha risposto che non aveva tempo, che appena possibile ce la avrebbe data, intanto imbiancavamo, abbiamo cambiato il riscaldamento da gasolio a gas di città e altri lavori ancora.
Dopo un mese-40 giorni torniamo a casa a Milano ove viviamo abitualmente.
Ritorniamo in Sicilia in maggio-giugno 2011, I NOSTRI VICINI NON SONO IN SICILIA MA ANCHE LORO A MILANO OVE VIVONO. Continuano i lavori di restauro, questa volta l'aria condizionata ed altre cose ancora, ci fermiamo circa 40-50 giorni (siamo entrambi in pensione), torniamo a Milano.
Ritorniamo in Sicilia verso la fine del 2011, decidiamo di chiamare il falegname, è giunto il tempo di sostituire la vecchia porta, questa volta i vicini ci sono, chiediamo un'altra volta la chiave, rispondono "ne dobbiamo parlare".
A questo punto facciamo preparare la porta interna, dallo stesso falegname facciamo sostituire il cilindro del portoncino esterno civico 28, dando immediatamente tre copie delle chiavi ai vicini, e a questo punto inizia la storia dello spoglio, che come abbiamo capito poi era stata ben studiata e premeditata, i nostri vicini al momento del cambio della porta e del cilindro avvenute contestualmente, chiamano i carabinieri, dicendo che c'erano i ladri etc, in pratica ci fanno causa per "spoglio del possesso", erano passati 14 mesi dall'acquisto, e noi non avevamo comunicato che intendevamo utilizzare la scala, Art. 1170 c.c., oltre a tutta la confusione creata ad arte tra il possesso del basso e il possesso di altre stanze in alto. Nulla c'entra il precedente possesso del basso con gli altri locali, il possesso del basso è di molto precedente dal 2007, data in cui hanno acquistato i locali in alto.Vari testimoni, anche loro parenti (che ovviamente possono testimoniare) hanno testimoniato il falso dicendo che frequentavano i nostri vicini da oltre 40/50 anni, è forse possibile, ma hanno detto di frequentare sia sopra che sotto, ovviamente falso,li frequentavano nel basso!
Quanto al tuo suggerimento di chiedere la servitù, la prima volta che ne sento parlare, neanche il mio avvocato l'ha mai detto, ma come scrivevo nel messaggio precedente, nessuno mette in dubbio che noi siamo proprietari della scala, ma è stato deciso dal giudice che non ne abbiamo il possesso, perchè avremmo spogliato i nostri vicini del possesso.
Mi spiace la lunghezza del messaggio, magari a parole, a voce è più facile spiegare, ma scrivere diventa difficile e complicato.
Ciao grazie.
Alfredo.