Mi chiedo che scopo abbia questa limitazione. In mancanza della nomina, o di inadempienza della persona nominata, l'obbligazione resta in capo al proponente, quindi questa clausola chi tutela, e contro cosa?
Non ne ho idea. Io sono stato costretto a subire questa clausola, non ne sono certo stato l'inventore.
Tra l'altro ammetto di averla sottovalutata, ma se fosse successo qualcosa a me che mi avesse impedito di rogare, avrebbero potuto farlo al posto mio solo i miei genitori, e nessun altro (non essendo coniugato, e non avendo figli).
Forse è una clausola che tutela i venditori perché in caso di premorienza del promissario acquirente, la "rosa" di persone tra cui scegliere è ridotta, e di molto. Eredi in linea retta: genitori, figli, coniuge. Teoricamente avrei potuto lasciare testamento, nel tempo intercorrente tra il compromesso e il rogito, cedendo il compromesso allo zio d'America, con questa clausola ciò mi è stato proibito implicitamente.
Evidentemente quando è troppo ampia la platea di persone che possono rogare al posto mio, potrebbero sorgere alcuni problemi, anche gravi, che rallentano la vendita.
Oppure, ci penso solo ora, i venditori avevano alcune persone sgradite che non desideravano come acquirenti: così facendo, avevano di fatto la possibilità di escluderle, perché hanno tagliato via tutti coloro che mandano avanti un amico per fare il compromesso, e poi si presentano loro al posto dell'amico al momento di fare il rogito. Esempio: se la mia vicina di casa vende, se mi presento io mi chiede 300.000 Euro perché capisce che voglio raddoppiare la metratura di casa mia, se invece si presenta uno che abita dall'altra parte di Roma, magari gliela vende a 270.000. A quest'ultimo, la mia vicina potrebbe porre il vincolo "eredi in linea retta" per assicurarsi che non sia una persona mandata avanti da me.
Insomma, vogliono evitare quelli che mandano gli "acquirenti civetta", chiamiamoli così.