2 per mille dell’IRPEF. L’articolo 12 del Dl 149/2013, a decorrere dall’anno finanziario 2014, con riferimento al precedente periodo d’imposta, introduce un meccanismo volontario di contribuzione ai partiti, riconoscendo a ciascun contribuente la facoltà di destinare il 2 per mille della propria IRPEF in favore di un partito politico che ha avuto almeno un candidato eletto sotto il proprio simbolo nell’ultima consultazione elettorale per il Senato, la Camera o il Parlamento europeo.
L’opzione dovrà essere esercitata in sede di dichiarazione annuale dei redditi, ovvero per quelli esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione, mediante la compilazione di una scheda recante l’elenco dei soggetti aventi diritto trasmesso all’ Agenzia delle entrate - Il contribuente, tuttavia, può indicare sulla scheda un solo partito politico cui destinare il due per mille. Il sistema introdotto consente, così, a ciascun contribuente di scegliere se destinare il 2 per mille della propria IRPEF a uno specifico partito politico; in caso di mancata effettuazione della scelta, le risorse restano acquisite allo Stato a differenza di quanto accade nella disciplina dell’8 per mille IRPEF a favore delle confessioni religiose
L’opzione dovrà essere esercitata in sede di dichiarazione annuale dei redditi, ovvero per quelli esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione, mediante la compilazione di una scheda recante l’elenco dei soggetti aventi diritto trasmesso all’ Agenzia delle entrate - Il contribuente, tuttavia, può indicare sulla scheda un solo partito politico cui destinare il due per mille. Il sistema introdotto consente, così, a ciascun contribuente di scegliere se destinare il 2 per mille della propria IRPEF a uno specifico partito politico; in caso di mancata effettuazione della scelta, le risorse restano acquisite allo Stato a differenza di quanto accade nella disciplina dell’8 per mille IRPEF a favore delle confessioni religiose