Ennio Alessandro Rossi

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2 per mille dell’IRPEF. L’articolo 12 del Dl 149/2013, a decorrere dall’anno finanziario 2014, con riferimento al precedente periodo d’imposta, introduce un meccanismo volontario di contribuzione ai partiti, riconoscendo a ciascun contribuente la facoltà di destinare il 2 per mille della propria IRPEF in favore di un partito politico che ha avuto almeno un candidato eletto sotto il proprio simbolo nell’ultima consultazione elettorale per il Senato, la Camera o il Parlamento europeo.
L’opzione dovrà essere esercitata in sede di dichiarazione annuale dei redditi, ovvero per quelli esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione, mediante la compilazione di una scheda recante l’elenco dei soggetti aventi diritto trasmesso all’ Agenzia delle entrate - Il contribuente, tuttavia, può indicare sulla scheda un solo partito politico cui destinare il due per mille. Il sistema introdotto consente, così, a ciascun contribuente di scegliere se destinare il 2 per mille della propria IRPEF a uno specifico partito politico; in caso di mancata effettuazione della scelta, le risorse restano acquisite allo Stato a differenza di quanto accade nella disciplina dell’8 per mille IRPEF a favore delle confessioni religiose
 

Ennio Alessandro Rossi

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Con il provvedimento licenziato il 3 aprile 2014 dall’ Agenzia delle entrate, si chiude il cerchio di un ambito oggi particolarmente delicato. Si tratta delle disposizioni in materia di trasparenza e finanziamento ai partiti e movimenti politici approvate alla fine dello scorso anno con l’articolo 12, comma 3-bis, del Dl 149/2013 convertito dalla legge 13/2014.
La scheda. Il provvedimento si limita a individuare le modalità attraverso le quali il contribuente può esercitare la facoltà di destinazione del 2 per mille della proprie IRPEF a favore di un determinato partito o movimento politico, e a tal fine approva un modello di scheda da utilizzare nel 2014 a valere sull’IRPEF relativa al 2013. La scheda viene presentata in via telematica, e su di essa viene espressa la scelta di destinazione dell’IRPEF mediante firma nel riquadro corrispondente al partito o movimento politico cui si intende destinare la provvista di competenza. La scheda va inviata entro il 31 luglio 2014 (per quelle ricevute entro il 30 giugno 2014) o entro il 31 ottobre 2014 (per quelle ricevute entro il termine di presentazione del modello Unico), e il relativo modello è disponibile sul sito www.finanze.gov.it. Sono ammessi altri modelli, purché aventi le stesse condizioni e caratteristiche.
L’impianto normativo. Il Dl 149/2013 ha portato una serie di novità sul tema del finanziamento dei partiti e movimenti politici, dove la facoltà di destinazione del 2 per mille dell’IRPEF probabilmente non è la più significativa. In particolare, il Dl 149/2013:
– prevede l’obbligo, per i partiti o movimenti politici di dotarsi di uno statuto, redatto nella forma di atto pubblico, e che esso contenga disposizioni per assicurare la "democrazia interna”, la trasparenza e i controlli;
– i partiti o i movimenti che intendono avvalersi dei benefici previsti dal Dl 149/2013 devono inoltre iscriversi in un apposito Registro nazionale, tenuto dalla Commissione parlamentare di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici;
– ai partiti o movimenti politici iscritti nel suddetto Registro si applicano le disposizioni in materia di revisione contabile, mediante una società esterna di revisione;
– prevede la progressiva riduzione, fino all’abolizione, del rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e dei contributi pubblici erogati per l'attività politica.
In base alle nuove disposizioni, ciascuna persona fisica può effettuare erogazioni liberali in denaro o comunque corrispondere contributi in beni o servizi, sotto qualsiasi forma e in qualsiasi modo erogati, anche per interposta persona o per il tramite di società controllate, in favore di un singolo partito o movimento politico, per un valore annuo complessivamente non superiore a 100.000 euro, fatta eccezione per i lasciti mortis causa.
I soggetti diversi dalle persone fisiche possono effettuare erogazioni liberali in denaro o comunque corrispondere contributi in beni o servizi, sotto qualsiasi forma e in qualsiasi modo erogati, in favore dei partiti e movimenti politici, per un valore annuo complessivamente non superiore a 100.000 euro.
Le erogazioni liberali in esame sono comunque consentite a condizione che il versamento delle somme sia eseguito tramite banca, ufficio postale o mediante gli altri sistemi di pagamento tracciabili.

fonte Guida Normativa de il sole 24ore
 

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