Infatti ... avete agito in prima persona come? Questo non risponde al telefono e non è mai in ufficio
Il tizio era ancora reperibile ed attivo: dopo che abbiamo scoperto che il c/c era pignorato ed era in corso un decreto ingiuntivo, ci siamo piazzati in due (io ed un altro condomino) nell'ufficio, ci siamo fatti mettere a disposizione tutta la documentazione, abbiamo verificato/rifatto tutta la contabilità dell'ultimo biennio, individuato i pagamenti incrociati e presentato l'ammanco di 14000€; che ha saldato per non incorrere in una denuncia; la giustificazione è stata che aveva avuto problemi di salute, ed il figlio aveva combinato dei pasticci/errori.
Sicuramente non è stato particolarmente smaliziato: forse è andata come sosteneva. Purtroppo abbiamo saputo che altri condomini hanno scoperto troppo tardi i pasticci: il tizio non si è comunque eclissato; mi hanno detto poi, purtroppo per lui, che è però morto non molto tempo dopo.
Negli altri due "incidenti", quello in Piemonte si è eclissato, sparito in Sardegna: l'amministratore subentrante ha scoperto strada facendo, non essendogli stata consegnata la documentazione, debiti o crediti verso altri condominii amministrati dal soggetto. Non abbiamo fatto causa, risultava nullatenente.
In compenso è ricomparso come rappresentante di un Sw per amministratori condominiali ......: faccia di bronzo.
Nell'altro caso a Milano, soggetto non giovane, anche lui ha provveduto ad alienare tutti i suoi beni quindi non attaccabile sul piano economico: una condomina era avvocato, ed ha insistito per portare avanti la causa. Dopo 5 anni senza sostanziali risultati, insisteva per proseguire: ormai le spese legali avevano quasi eguagliato il nostro credito (fortunatamente non c'era il riscaldamento centralizzato). Abbiamo dovuto insistere, per rinunciare alla causa e limitare i danni. Molti condomini del quartiere, zona P.za Buonarroti, hanno avuto grosse perdite.