Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
cara @Zenzera non pretendere quello che non possiamo darti.
Per rispondere alla tua domanda
mi conviene farmi il balcone da sola, perché, se fosse coinvolto in una "costruzione postuma di una serie di balconi", sarebbero necessari "degli accorgimenti per non vedersi poi gli effetti sul muro perimetrale per via dei nuovi assestamenti conseguenti ai nuovi carichi".
bisognerebbe sapere se l'edificio in cui abiti è fatto con struttura in cemento armato e tamponature interne/rivestimenti esterni, oppure è fatto con murature portanti; poi bisognerebbe sapere lo spessore delle travi o dei muri perimetrali dove devono essere fatti gli inghisaggi delle travi sopra le quali si costruirà la soletta del terrazzo. Bisogna fare dei calcoli per il dimensionamento. Insomma ci vuole un tecnico progettista che valuti tutti i parametri compreso le nuove tensioni che si genereranno nella struttura dell'edificio per via dei nuovi carichi che prima non erano previsti.
 

griz

Membro Storico
Professionista
L'Italia è bella perché è varia: non hai mai la certezza di interpretare le norme allo stesso modo. Da noi, per lo meno nel circondario di Cagliari dove opero, è sufficiente che ogni locale abbia un'apertura pari ad 1/8 della superficie di pavimento per essere abitabile
in Lombardia, se l'apertura è sovrastata da una struttura sporgente che supera (non ricordo se 2m) il rapporto illuminante va calcolato tenendo conto di questa misura aumentando l'ampiezza dell'apertura
Per quanto riguarda l'applicazione di un balcone ad una struttura esistente: è una cosa molto delicata per la quale vanno valutate le tenisoni ed i carichi che la struttura dovrà sopportare e per i quali non è stata progettata, l'opera dovrà coinvolgere oltre alla trave o correa compresa nel muro perimetrale probabilmente anche la parte interna del solaio. Tutt'altro che una cosa semplice
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il cordolo è stato realizzato seriamente, problemi non ce ne dovrebbero essere. E' evidente che è indispensabile un calcolo di verifica. Basta prendere qualche precauzione, aumentando i ferri inghisati, anche perché il cordolo è reso stabile dal carico della muratura sovrastante ed è equilibrato dai farri d'armatura del solaio, che lavorano in modo inverso.
 

Zenzera

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie degli avvertimenti. Se la vedrà l'ingegnere. Posso solo dirvi che il palazzo è degli anni 60, con muri portanti di tufo dello spessore di 50 cm. Non so se sia portante anche il muro perimetrale, ma anch'esso è in tufo di 50 cm. Il balcone dovrebbe essere collocato in una rientranza, per cui poggerebbe su tre pareti facenti parte del perimetro
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non so se sia portante anche il muro perimetrale, ma anch'esso è in tufo di 50 cm. Il balcone dovrebbe essere collocato in una rientranza, per cui poggerebbe su tre pareti facenti parte del perimetro
i muri perimetrali sono sempre portanti; ci sono solo poche eccezioni a questa regola.
praticamente la soletta del balcone potrebbe diventare una continuazione scoperta del solaio dell'appartamento.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
i muri perimetrali sono sempre portanti; ci sono solo poche eccezioni a questa regola.
Io aggiungerei, se non si è in presenza della struttura in cemento armato. In tal caso, generalmente siamo in presenza di muratura di tamponamento che potrebbe essere con camera d'aria o con pannelli coibentanti nell'intercapedine.
 

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