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Nessun colpo di stato o di condominio, quello che non è vietato è permesso
Un amico amministratore, mi diceva, che nessuno veniva mai alle assemblee e delegava lui come rappresentante (quando si poteva ancora fare), stufo di questa situazione in un assemblea lui da solo aveva deliberato il raddoppio del suo compenso (non lo ha mai preteso), ma da quel giorno i condomini si presentavano personalmente in assemblea
io un amministratore così lo vorrei anche per me. Aveva la piena ed incondizionata fiducia dei suoi assistiti, aveva vita facile, ha cercato con successo di educare chi gli assicurava un reddito. in un colpo di stato lo vorrei come minimo sottosegretario alle finanze.
Capisco la tua perplessità.
Il mio punto di vista è il seguente.
Dobbiamo prendere con le molle tutta la giurisprudenza in materia di condominio
sottoponendo e confrontando tutta la giurisprudenza sottoponendola alla nuova Legge entrata da poco in vigore.
Ti basti un esempio la solidarietà
E' noto lo scompiglio che ha portato la sentenza delle sezioni unite n.9148/08 quello che diceva in sostanza "ognuno paga per sè"
Con l'art.63 disp.att.c.c.. assistiamo al ritorno della solidarietà (subordinata)
vanificando/annullando una sentenza a sezioni unite.
Quindi al momento non possiamo che accettare al piè de la letra ( come dicono gli spagnoli)quello che dice la legge aspettando le future inerpretazioni