né tantomeno la famiglia o gli eredi abbiano fatto alcuna comunicazione all'amministratore
E' questa la parte da sistemare.
Se il tizio si presenta alla prossima assemblea, a mio parere:
1. l'amministratore deve chiedere che gli venga consegnata l'autocertificazione (diamo un nome alla comunicazione scritta che io avevo dato all'amministratore di mio padre, con generalità, C.F., residenza, recapiti, la dichiarazione che ero unica erede...) da parte dell'erede o degli eredi. Questo ai sensi dell'Art. 1130 del Codice Civile: "
Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni".
2. tu come presidente gli chiedi la delega firmata dall'erede
Non puoi chiedergli altro, tanto più se non sei tu l'amministratore. Penso che ti metteresti dalla parte del torto.
Il Codice Civile, correggetemi se sbaglio, prescrive la consegna di documentazione solo nel caso di cui all'art. 63 delle Disposizioni attuative:
"
Chi cede diritti su unità immobiliari resta obbligato solidalmente con l'avente causa per i contributi maturati fino al momento in cui è trasmessa all'amministratore copia autentica del titolo che determina il trasferimento del diritto". Mai sentito dire che questo sia il caso di un defunto e comunque il titolo non va certo consegnato al presidente dell'assemblea ma solo all'amministratore..
Stato di famiglia? Magari ha ereditato un estraneo. Dichiarazione di successione? Non fa testo. Documento sul titolare della proprietà? Magari gli eredi stanno vendendo e sono pratiche lunghe. E comunque tale atto non è richiesto. Apprezza invece che qualcuno viene all'assemblea .