mah... con quale autorità il tecnico comunale ingiunge di fare lavori in un tratto di strada privata, probabilmente di natura consortile, dove il comune non ha autorità.Quando parte una lottizzazione il comune rilascia l'autorizzazione alla costruzione degli edifici dietro il pagamento degli oneri di urbanizzazione (allacciamento idrico e fognario, esecuzione di strade se saranno aperte al pubblico passaggio e di conseguenza pubblica illuminazione). Tu parli di condotta di scarico consortile, quindi non è pubblica, e giustamente se è privata (del consorzio) per poterla usare occorrono due condizioni: una tecnica (che il dimensionamento sia tale da poter sopportare il carico idrico conseguente al nuovo allaccio) ed una giuridica (che chi chiede di usare la condotta privata paghi la sua parte di oneri di costruzione e manutenzione della condotta). Quindi l'atteggiamento dei frontisti dei numeri civici dispari della via privata dove tu abiti è più che legittimo ( a parte i gesti eclatanti) in modo particolare se chi voleva usare la condotta di scarico esistente lo voleva fare con la prosopopea di coloro che usano le infrastrutture pubbliche senza chiedere le dovute autorizzazioni.
L'intromissione comunale in questa faccenda avrebbe senso solo se il comune ha rilevato strada e opere di urbanizzazione. In questo caso essendo tutto del comune le osservazioni che ti ha fatto il tecnico del tuo comune hanno un fondamento giuridico e i consorziati avendo alienato i loro beni (perché il comune li deve acquistare per poterne disporre visto che non erano suoi) non hanno più alcun potere sui medesimi.