Luigi Criscuolo

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forse più responsabilità del Notaio che ha predisposto tale dichiarazione?
in merito alle successioni testamentarie il notaio riceve e certifica. Il codice Civile, in tema di successione testamentarie, è ben preciso. Ci sono dei valori minimi da rispettare a favore dei legittimari (tali sono moglie, figli, di qualsiasi tipo, ed, in mancanza di figli, i genitori del de cuius, se viventi) . Il testante può dare le disposizioni che ritiene più opportune, sia tramite testamento olografo che redatto da un notaio. Il notaio può avvertire che le disposizioni sono contrarie al c.c. ma non può non riceverle. Quando il testante muore il testamento va pubblicato, cioè reso pubblico, presso la Cancelleria del Tribunale del luogo dove si è aperta la successione. Il testamento in possesso di un notaio, o portato dagli eredi per la pubblicazione, viene conservato presso il Registro Generale dei testamenti che si trova presso l' Ufficio Centrale degli Archi Notarili presso il Ministero di Giustizia.
I chiamati alla eredità devono presentare la successione (basta l'iniziativa di uno solo): questa si presenta all' Agenzia delle Entrate del luogo dove il de cuius era residente. Per presentare la successione ci sono 12 mesi dalla data di morte del de cuius; oppure dalla data in cui è stato completato l'inventario nel caso di accettazione dell'eredità con beneficio di inventario. Se c'è un testamento i chiamati alla eredità devono accettarla: l'accettazione della eredità può essere tacita, espressa, espressa con beneficio di inventario; ci sono 10 anni dalla morte del de cuius per accettarla. Non bisogna confondere la dichiarazione di successione con l'accettazione della eredità, perché sono atti diversi.
Nella dichiarazione di successione va indicata se questa è legittima (cioè senza testamento) o testamentaria. Se la successione è testamentaria bisogna allegare ai documenti da presentare anche:
a) copia dell’eventuale testamento o altro atto di ultima volontà che regola la successione con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che la stessa costituisce copia dell’originale;
b) copia dell’eventuale accordo per l’integrazione, in caso di lesione, dei diritti di legittima con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che la stessa costituisce copia dell’originale;

Quindi da come hai scritto ci deve essere stata una forzatura nella dichiarazione di successione o quantomeno non si è ancora perfezionata. Questo perché attualmente, secondo quanto hai scritto siete comproprietari per 1/3 ciascuno dei 3 lotti e non singoli proprietari di un lotto ciascuno.
Se non sono trascorsi 10 anni potete fare questo benedetto sorteggio, probabilmente pagando qualche multa, e adeguare la successione alle volontà del de cuius.
Se un legittimario sarà leso nel valore della sua quota legittima, se non trova un accordo bonario tra tutti i chiamati (legittimari e nipoti chiamati all'eredità), dovrà rivolgersi ad un giudice per far correggere le disposizioni testamentarie in modo da far rispettare la quota di legittima a lui spettante.
L'azione di ripianamento della quota di legittima lesa non è automatica ma solo su iniziativa del legittimario leso, perché può verificarsi il caso in cui tale legittimario rispetti le volontà del de cuius ed accetti quello che gli è stato destinato e non pretenda altro.
 
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Francesco Brunetti

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Perche mi sembra evidente che a questo punto c’è la volontà di fare pagare le tasse per un terzo ma invece dividere secondo i lotti ... così facendo due pesi e misure
 

Dimaraz

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Ok molto chiaro grazie ma come fare per far emergere che la dichiarazione di successione non è corretta, alla agenzia delle entrate ? Al notaio?

E che centra il Notaio o l'Agenzia delle Entrate???
Chi lamenta un danno cita in causa chi lo ha causato e ne dimostra esistenza e colpa... cosa non scontata.
Da valutare anche eventuale prescrizione... prima di dover metter mano al portafoglio.
 

Luigi Criscuolo

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ma come fare per far emergere che la dichiarazione di successione non è corretta, alla agenzia delle entrate ?
l'agenzia delle entrate lavora sui documenti che gli presentate voi eredi, anche se la dichiarazione l'ha presentata uno solo di voi. Il notaio non ha presentato nulla alla Agenzia delle Entrate e non è tra i suoi compiti interloquire, per conto vostro, con la Agenzia delle Entrate.
Io non credo che vostro padre sia stato così malvagio da suddividere la propria massa ereditaria secondo il principio della lotteria di capodanno: cioè a chi tanto e a chi poco (in pratica i lotti saranno di valore quasi simile). Per cui, per fare le cose in modo non contestabile, andrei dallo stesso notaio che ha pubblicato il testamento e farei fare a lui il sorteggio dei beni destinati a voi figli. Risparmiereste, se non altro, i soldi per una consulenza estimativa della massa ereditaria che si paga in base al valore ed alla complessità della determinazione (e se la massa ereditaria è cospicua, come mi sembra dio capire, preparatevi a sborsare un pò di soldi) . Sempre nella speranza che i nipoti siano stati accontentati secondo le disposizioni testamentarie di vostro padre. Una volta effettuato il sorteggio, con relativa certificazione notarile del sorteggio, dovrete andare alla Agenzia delle Entrate e fare una correzione della successione inserendo, se non fosse stato prima la copia del testamento.
Poi farete l'accettazione della eredità, così sarete tranquilli tutti.
Poi leggi qua:
 
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Nemesis

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Per presentare la successione ci sono 12 mesi dalla data di morte del de cuius; oppure dalla data in cui è stato completato l'inventario nel caso di accettazione dell'eredità con beneficio di inventario.
La dichiarazione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data di apertura della successione.
Il termine decorre dalla scadenza del termine per la formazione dell'inventario, se l'eredità è accettata con beneficio d'inventario entro dodici mesi dalla data di apertura della successione.
 
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Francesco Brunetti

Membro Attivo
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in merito alle successioni testamentarie il notaio riceve e certifica. Il codice Civile, in tema di successione testamentarie, è ben preciso. Ci sono dei valori minimi da rispettare a favore dei legittimari (tali sono moglie, figli, di qualsiasi tipo, ed, in mancanza di figli, i genitori del de cuius, se viventi) . Il testante può dare le disposizioni che ritiene più opportune, sia tramite testamento olografo che redatto da un notaio. Il notaio può avvertire che le disposizioni sono contrarie al c.c. ma non può non riceverle. Quando il testante muore il testamento va pubblicato, cioè reso pubblico, presso la Cancelleria del Tribunale del luogo dove si è aperta la successione. Il testamento in possesso di un notaio, o portato dagli eredi per la pubblicazione, viene conservato presso il Registro Generale dei testamenti che si trova presso l' Ufficio Centrale degli Archi Notarili presso il Ministero di Giustizia.
I chiamati alla eredità devono presentare la successione (basta l'iniziativa di uno solo): questa si presenta all' Agenzia delle Entrate del luogo dove il de cuius era residente. Per presentare la successione ci sono 12 mesi dalla data di morte del de cuius; oppure dalla data in cui è stato completato l'inventario nel caso di accettazione dell'eredità con beneficio di inventario. Se c'è un testamento i chiamati alla eredità devono accettarla: l'accettazione della eredità può essere tacita, espressa, espressa con beneficio di inventario; ci sono 10 anni dalla morte del de cuius per accettarla. Non bisogna confondere la dichiarazione di successione con l'accettazione della eredità, perché sono atti diversi.
Nella dichiarazione di successione va indicata se questa è legittima (cioè senza testamento) o testamentaria. Se la successione è testamentaria bisogna allegare ai documenti da presentare anche:
a) copia dell’eventuale testamento o altro atto di ultima volontà che regola la successione con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che la stessa costituisce copia dell’originale;
b) copia dell’eventuale accordo per l’integrazione, in caso di lesione, dei diritti di legittima con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che la stessa costituisce copia dell’originale;

Quindi da come hai scritto ci deve essere stata una forzatura nella dichiarazione di successione o quantomeno non si è ancora perfezionata. Questo perché attualmente, secondo quanto hai scritto siete comproprietari per 1/3 ciascuno dei 3 lotti e non singoli proprietari di un lotto ciascuno.
Se non sono trascorsi 10 anni potete fare questo benedetto sorteggio, probabilmente pagando qualche multa, e adeguare la successione alle volontà del de cuius.
Se un legittimario sarà leso nel valore della sua quota legittima, se non trova un accordo bonario tra tutti i chiamati (legittimari e nipoti chiamati all'eredità), dovrà rivolgersi ad un giudice per far correggere le disposizioni testamentarie in modo da far rispettare la quota di legittima a lui spettante.
L'azione di ripianamento della quota di legittima lesa non è automatica ma solo su iniziativa del legittimario leso, perché può verificarsi il caso in cui tale legittimario rispetti le volontà del de cuius ed accetti quello che gli è stato destinato e non pretenda altro.
Stavo rivedendo la dichiarazione di successione presentata e dice dichiarazione sulla base del testamento, ma il testamento non viene allegato ed inoltre quindi si è proceduto ad una dichiarazione per 1/3 ciascuno senza seguire quindi le disposizioni testamentarie? come possibile?
 

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