mariosab74

Nuovo Iscritto
Ho acquistato una casa con le agevolazioni prima casa, tale immobile era di nuova costruzione e l'acquisto è avvenuto a febbraio (l'immobile è stato ultimato e reso agibile a giugno dello stesso anno). Purtroppo dopo pochi mesi e precisamente i primi di ottobre dello stesso anno l'ho dovuto vendere. Di fatto ne io ne mia moglie (entrambi intestatari al 50 %) ci abbiamo eletto residenza; ma mentre io non avevo l'obbligo in quanto militare di carriera, mi chiedo se lei lo doveva fare visto che siamo un unico nucleo familiare e che nel frattempo l'immobile è stato venduto senza mai andarci ad abitare (noi avevamo 18 mesi per prenderci la residenza ma l'immobile è stato rivenduto dopo 8 mesi dall'acquisto). Tra l'altro mia moglie è cittadina americana e per sopravvenute esigenze di lavoro è dovuta rientrare in USA e tornare in Italia per firmare il contratto di vendita ad ottobre. Mi chiedo se comunque lei avrebbe avuto l'obbligo di prenderci la residenza, visto che nel periodo che andava da giugno ad ottobre (quando cioè la casa era abitabile) lei non era in Italia e di conseguenza l'accertamento da parte delle autorità comunali in merito alla sussistenza della residenza sarebbe stato impossibile.

Grazie
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
A mio parere Lei perde i benefici prima casa e rischia di pagare le imposte sulla plusvalenza ( tassazione secca al 20% o progressiva secondo sua opzione) se rivendesse ad un importo maggiorato rispettoa quanto pagato.

riporto estratto normativo

In caso di dichiarazione mendace, o di trasferimento per atto a titolo oneroso o gratuito degli immobili acquistati con i benefici di cui al presente articolo prima del decorso del termine di cinque anni dalla data del loro acquisto, sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, nonchè una soprattassa pari al 30 per cento delle stesse imposte. Se si tratta di cessioni soggette all'imposta sul valore aggiunto, l'ufficio del registro presso cui sono stati registrati i relativi atti deve recuperare nei confronti degli acquirenti una penalità pari alla differenza fra l'imposta calcolata in base all'aliquota applicabile in assenza di agevolazioni e quella risultante dall'applicazione dell'aliquota agevolata, aumentata del 30 per cento. Sono dovuti gli interessi di mora di cui al comma 4 dell'art. 55 del presente testo unico. Le predette disposizioni non si applicano nel caso in cui il contribuente, entro un anno dall'alienazione dell'immobile acquistato con i benefici di cui al presente articolo, proceda all'acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale
 
L

Loretta Grazia

Ospite
Secondo me tua moglie aveva comunque l'obbligo di stabilire la residenza nel Comune in cui avete acquistato l'immobile, pertanto tutti e due dovrete pagare le sanzioni per decadenza dalle agevolazioni (rivendita prima dei 5 anni). Ti consiglio di rivolgerti all'Agenzia delle Entrate presso cui è stato registrato il rogito d'acquisto, per chiedere di metterti in regola col "ravvedimento operoso" pagando il 6% di sanzioni anzichè il 30%.
Se avete rivenduto a un prezzo maggiore di quello d'acquisto è senz'altro dovuta la plusvalenza sulla metà di tua moglie, mentre può essere discutibile per la tua metà, poichè non hai obbligo di residenza in qunato militare di carriera. Ciao, buona giornata
 

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