Buonasera, ringrazio fin da ora chi vorrà aiutarmi.
Ho dato in affitto nell'ottobre 2012 un appartamento di mia proprietà ad una famiglia di terremotati,sito in una bi-famigliare al primo piano ove sotto abita mio figlio. L'inquilino ha sigillato con silicone cassonetti ed infissi perché a suo dire vi era una grande dispersione di calore, onestamente avei dovuto sostituire gli infissi in primavera ma visto come stava trattando l'appartamento non ho preso in considerazione la cosa. Dopo regolare preavviso, ieri ha consegnato le chiavi a mio figlio il quale visionando l'appartamento, spostando i mobili ha trovato muffa ovunque.Premetto che i suddetti non aprivano mai le finestre, in inverno perché altrimenti entrava freddo, d'estate perché entrava caldo, morale ora la casa è tutta ammuffita. Durante il periodo di permanenza queste rimostranze sono state regolarmente da me a da mio figlio sollevate all'inquilino il quale prometteva che non sarebbe più successo.
La cauzione data è stata inferiore al dovuto visto la precarietà della situazione in cui si trovavano, quindi di due mensilità € 1000.
L'ultimo mese di affitto è stato arbitrariamente decurtato dalla cauzione, quindi ora dovrei restituire € 500.
Come posso fare per far valutare il danno della muffa ,una porta rotta con un pugno, una porta finestra nuova rotta ecc.
La casa è stata consegnata in ottime condizioni tinteggiata e arredata a regola d'arte.
Questo appartamento sarà ristrutturato quindi si era concordato che non avrebbe dovuto tinteggiarlo ma che avrebbe rimborsato solo il costo della pittura.
Ma non avevamo tenuto conto della muffa ,ora non so' come comportarmi, esigere la sanificazione degli ambienti con relativa tinteggiatura oppure farmi quantificare la spese.
Premetto che anche se so' che è di legge ma io non ho nessuna intenzione di rendere la caparra rimanente e che alla luce di tutti i danni risulta essere ampiamente insufficiente.
Incontrerò nei prossimi giorni e vorrei sapere come comportarmi.
Grazie a tutti di cuore.
Giulia
Ho dato in affitto nell'ottobre 2012 un appartamento di mia proprietà ad una famiglia di terremotati,sito in una bi-famigliare al primo piano ove sotto abita mio figlio. L'inquilino ha sigillato con silicone cassonetti ed infissi perché a suo dire vi era una grande dispersione di calore, onestamente avei dovuto sostituire gli infissi in primavera ma visto come stava trattando l'appartamento non ho preso in considerazione la cosa. Dopo regolare preavviso, ieri ha consegnato le chiavi a mio figlio il quale visionando l'appartamento, spostando i mobili ha trovato muffa ovunque.Premetto che i suddetti non aprivano mai le finestre, in inverno perché altrimenti entrava freddo, d'estate perché entrava caldo, morale ora la casa è tutta ammuffita. Durante il periodo di permanenza queste rimostranze sono state regolarmente da me a da mio figlio sollevate all'inquilino il quale prometteva che non sarebbe più successo.
La cauzione data è stata inferiore al dovuto visto la precarietà della situazione in cui si trovavano, quindi di due mensilità € 1000.
L'ultimo mese di affitto è stato arbitrariamente decurtato dalla cauzione, quindi ora dovrei restituire € 500.
Come posso fare per far valutare il danno della muffa ,una porta rotta con un pugno, una porta finestra nuova rotta ecc.
La casa è stata consegnata in ottime condizioni tinteggiata e arredata a regola d'arte.
Questo appartamento sarà ristrutturato quindi si era concordato che non avrebbe dovuto tinteggiarlo ma che avrebbe rimborsato solo il costo della pittura.
Ma non avevamo tenuto conto della muffa ,ora non so' come comportarmi, esigere la sanificazione degli ambienti con relativa tinteggiatura oppure farmi quantificare la spese.
Premetto che anche se so' che è di legge ma io non ho nessuna intenzione di rendere la caparra rimanente e che alla luce di tutti i danni risulta essere ampiamente insufficiente.
Incontrerò nei prossimi giorni e vorrei sapere come comportarmi.
Grazie a tutti di cuore.
Giulia