....sia alla parte che "pensa" sia ereditabile il lavoro "automaticamente" ... per non dover ricominciare nuovamente a cercar famiglia-di-fiducia ... ecc...
Ma chi sono queste persone? Pensano che sia ancora viva la prassi che vigeva negli uffici statali, o in certe banche, o in certi uffici parapubblici, dove quando un tizio andava in pensione automaticamente subentrava un proprio figlio in età lavorativa? Ma dove pensano di vivere queste persone? quanto pressapochismo!! Queste persone sono generatrici di contenziosi e poi finiscono "cornute e mazziate".
I rapporti di lavoro sono diclipinati da contratti nei quali sono elencate le clausole che regolamenteranno il rapporto di lavoro: il contratto di lavoro è personale anche nel caso di assunzione di coppia come lo sono i custodi dei condomìni o di ville signorili, perché ognuno ha le sue mansioni, il suo inquadramento e la sua qualifica. I contratti di lavoro si redigono in forma scritta perché se basati su accordi orali chiunque può sostenerre quello che vuole dalle mansioni allo retribuzione concordata e diventano fonti di contenziosi.
Detto questo non c'é alcun ostacolo ad assumere il figlio del portiere defunto; ma la assunzione va fatta regolarmente, sempre che la persona in questione sia interessata, e non come sembra si prospetti in questo caso.
Per quanto concerne l'abitazione occorrerà fare apposita menzione nel contratto di lavoro del nuovo assunto, che fa parte della retribuzione. Poi basta andare a leggersi il C.C.N.L. dei custodi per non sbagliare.