Salve a tutti. Supponiamo che i titolari di una attività di ristorazione adiacente ad un condominio abbiano intenzione di acquistare un locale il cui ingresso è collocato all'interno della corte condominiale, allo scopo di adibirlo (così i condomini hanno ragione di ritenere) a cucina e/o a deposito. Supponiamo anche che, in base alla costruzione degli immobili, sia ricavabile un accesso a detto locale il quale accesso avvenga non attraverso la corte condominiale ma attraverso i locali già utilizzati dalla attività di ristorazione (l'accesso ai quali non avviene attraverso la corte condominiale). Domande:
- l'adibimento di un nuovo locale a cucina e/o deposito di una attività di ristorazione richiede nuove autorizzazioni? (direi proprio di sì) E se sì, quali sono gli enti titolari del potere autorizzatorio? C'è tra questi anche il comune?
- possono i condomini preventivamente fare qualcosa per esercitare potenziali effetti giuridici sugli enti titolari del potere autorizzatorio? Oppure - al di là di strategie dissuasive stragiudiziali - devono limitarsi a sporgere denuncia non appena dovessero, successivamente alla compravendita, materializzarsi i primi segni di adibimento del locale in questione a cucina e/o deposito?
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.
- l'adibimento di un nuovo locale a cucina e/o deposito di una attività di ristorazione richiede nuove autorizzazioni? (direi proprio di sì) E se sì, quali sono gli enti titolari del potere autorizzatorio? C'è tra questi anche il comune?
- possono i condomini preventivamente fare qualcosa per esercitare potenziali effetti giuridici sugli enti titolari del potere autorizzatorio? Oppure - al di là di strategie dissuasive stragiudiziali - devono limitarsi a sporgere denuncia non appena dovessero, successivamente alla compravendita, materializzarsi i primi segni di adibimento del locale in questione a cucina e/o deposito?
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.