Grazie
@uva, confrontarmi con te mi è sempre di grande aiuto.
Prima di raccontarti le novità voglio chiarire bene il discorso del numero d'interno del condominio.
Partiamo con il certificato di residenza del mio debitore. Ora riprodurrò la parte del documento che ci interessa, modificando i dati sensibili per ovvi motivi:
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Cognome ROSSI
Nome MARIO
Risulta nato il 01/01/1913 in STUPINIGI (TO)
Atto n. 100 parte I serie A - anno 1913 - Comune di STUPINIGI (TO)
( C.F. MRRSS13R45B543X)
Risulta iscritto all'indirizzo:
VIA VATTELAPESCA N. 44 - Lettera: 01
Comune FANTASILANDIA (MI)
Data 26/11/2024 (timbro comune )
L'ufficiale di anagrafe del COMUNE DI CASAMIA
Gina Lollobrigida
(firma dell'ufficiale)
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Questo estratto del certificato dovrebbe essere migliore di qualsiasi mia spiegazione.
Come vedi, nell'indirizzo non appare un numero di interno.
A posteriori io ho azzardato che "Lettera: 01", fosse un alternativo modo di scrivere "Interno: 01", ma era solo un tentativo di dare significato a quell'elemento.
Una rapida ricerca in internet non mi ha dato alcun indizio, penso che forse l'unico modo per capirlo sarebbe chiamare l'anagrafe, ma non mi sorprenderei se nemmeno loro sapessero darmi una risposta.
Io ho appreso del numero di interno solo dopo il sopralluogo. Dal momento che non appare questa voce nel certificato mi sentirei autorizzato a non specificarlo nella raccomandata, ma questo nuova incertezza mi infastidisce. Ho speso 16,50 € per avere un certificato che mi dica esattamente come scrivere un indirizzo (che avevo già) e nonostante questo ci sono ancora dubbi.
Tu hai detto che sicuramente il problema è dovuto al fatto che ho omesso di specificare l'interno.
Credo che il sito di Poste.it sia una fonte piuttosto autorevole in materia.
Dai un'occhiata a questa pagina:
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www.poste.it
Questa è la parte di pagina che ci interessa:
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1° riga: destinatario
2° riga: facoltativa per informazioni aggiuntive sul destinatario
3° riga: facoltativa per informazioni aggiuntive sull'edificio (scala, piano, interno)
4° riga: via, nome via, numero civico (in alternativa Casella Postale)
5° riga: CAP, località, sigla provincia
6° riga: Stato estero
È necessario rispettare l’ordine delle righe
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Se devo credere a quello che leggo qui, il modo in cui tu solitamente compili gli indirizzi è sbagliato.
Questo è l'esempio che mi avevi proposto:
Ad esempio: via Roma n. 57 scala A; corso Francia 93 interno 2.
Hai messo l'interno dopo il resto dell'indirizzo, ma il testo della pagina di Poste dice che va messo in una riga differente, precisamente nella n.3 e quindi a monte e non di seguito all'indirizzo. Conclude dicendo che è necessario rispettare questo ordine.
A questo punto mi domando se tutte le tue raccomandate siano nulle.
Naturalmente sto scherzando, quello che voglio dire è che ci sono un sacco di regole super minuziose che praticamente nessuno rispetta in modo perfetto e che è anche impossibile conoscere completamente.
Poi vedi che la gente degli uffici pubblici firma con scarabocchi, barra caselle a caso, ecc... se qualcosa va storto, loro non ci rimettono nulla, mentre per te può essere un gran problema.
QUESTI SONO I FATTI
La pagina di poste dice anche che la riga 3, ovvero quella dove specificare l'interno, è facoltativa. Quindi sostenere che la mia raccomandata non sia stata consegnata per mancanza di questo particolare è in contraddizione con quanto appena visto.
Da notare anche che sulla raccomandata non era barrata la casella "indirizzo insufficiente" che sarebbe stata la più logica se il motivo fosse stato questo.
Ultima cosa sull'argomento: chi aveva detto che i postini sono "obbligati" a fare una piccola indagine, prima di dichiarare fallito il tentativo e rispedire al mittente la raccomandata? Credo fosse
@Miciogatto. Quando lui ha detto questo nessuno lo ha contraddetto.
Ora ti racconto cosa ho fatto questa mattina... anzi, la scorsa visto l'orario.
Ho iniziato con una utile pagina del sito di Poste.it, per individuare l'ufficio postale più vicino all'indirizzo del mio debitore e ci sono andato.
Li ho spiegato la situazione a una gentile impiegata, che desolata, mi ha detto di non sapere come aiutarmi, gli unici suggerimenti che le sono venuti in mente sono stati:
- prova a rispedire la raccomandata
- prova a fare un reclamo direttamente a Poste
Le ho risposto che io sarei disposto a rispedire la raccomandata, ma non sapendo per quale motivo la consegna è fallita, non posso efficacemente evitare che la cosa si ripeta.
Apparentemente infatti, nemmeno gli impiegati delle poste sanno distinguere il significato delle voci barrabili sulle raccomandate e questa informazione online non si trova, quindi la casella a questo punto è irrilevante, perché non fornisce nessuna informazione utile.
Il secondo suggerimento (reclamo), me lo ha dato senza alcuna convinzione, io ho deciso di non approfondire, perché visto la facilità con la quale si inceppano questi meccanismi, posso azzardare che sarei arrivato a luglio 2025 senza avere ancora risposta.
Le ho chiesto invece se era possibile parlare con il postino che aveva tentato la consegna, per capire quale fosse stato il problema.
Contestualmente le ho fatto vedere le foto della cassetta delle lettere, del citofono e il certificato di residenza famoso.
Questo per convincerla del fatto che la condotta del postino non era facilmente giustificabile.
Mi ha risposto che i postini non sono dipendenti degli uffici postali, mi ha spiegato che in quel comune tutti i postini fanno capo a un'unica sede e mi ha spiegato come arrivarci, anche se secondo lei era poco probabile che mi facessero parlare con il postino da me ricercato.
Le ho risposto che non c'era motivo di non provare a chiedere.
Ho trovato la sede e ho notato subito un cartello fuori dall'ufficio che recitava cosi:
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AVVISO
Questo ufficio
NON
CONSEGNA RACCOMANDATE INESITATE
L'ufficio postale a cui rivolgersi con relativi orari di apertura
sono indicati chiaramente sull'avviso di giacenza lasciato dal
portalettere nella cassetta domiciliare
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Da questo ho capito che evidentemente i problemi con le raccomandate sono tutt'altro che rari.
Sono entrato e dopo un po' ho potuto parlare con l'impiegato e spiegargli la situazione.
Lui è stato gentilissimo e si è persino scusato di non poter fare direttamente nulla per me, ma allo stesso tempo mi ha incoraggiato a rivolgermi a chi gestisce fisicamente le spedizioni, indicandomi il cortile dove transitano lettere e pacchi.
Sono entrato in quell'area e ho trovato l'ingresso a un secondo ufficio, dove c'era un cartello simile al primo, che però non ho fotografato.
Ricordo che iniziava con la frase: "Non siamo un ufficio informazioni... "
Mentre ero li che studiavo il cartello, un tipo mi si è avvicinato e gentilmente mi ha chiesto cosa stessi cercando, ho iniziato a spiegargli, allora lui mi ha indicato quello che era il capo della sezione, mi sono rivolto al capo e lui, sempre molto gentilmente, mi ha fatto attendere ed è andato a chiamare la persona che reputava più titolata a rispondermi.
Finalmente è arrivato un tizio con il quale ho potuto parlare.
Gli ho spiegato la situazione, gli ho fatto vedere la raccomandata, le foto, lui ha subito ammesso che qualcosa da parte loro era andata storta.
Gli ho chiesto di parlare direttamente con il postino che aveva fallito la consegna ma non ha accettato, però ha detto che lo avrebbe fatto sicuramente lui.
Comunque mi ha incoraggiato a fare reclamo sul sito di Poste, secondo lui era la soluzione per risolvere il problema.
Gli ho spiegato che ho scadenze strette e che è una faccenda di soldi, allora mi ha detto che l'unica alternativa era ripetere la raccomandata e che lui stesso si impegnava a fare in modo che questa venisse consegnata senza intoppi.
Ho scelto questa opzione per i motivi già spiegati precedentemente, ovviamente sarò costretto a ripetere il pagamento ma questa volta dovrei avere la garanzia che la raccomandata arrivi a destinazione.
Questo tipo mi ha detto che prima di assumere un ruolo da dirigente, 15 anni fa, ha fatto a lungo il postino e che a memoria ricordava quell'indirizzo e il cognome del destinatario.
Si è fatto una fotocopia della mia raccomandata in modo da poter risalire al postino e parlare con lui e anche per riconoscere la nuova busta quando arriverà.
Non mi ha detto il suo ruolo preciso ma su richiesta mi ha fornito nome e cognome.
Teoricamente quindi dovrei aver risolto, ma questo particolare del numero interno mi lascia incertezze, inoltre avrei preferito che prima di promettermi qualcosa avesse avuto modo di parlare con quel postino e sentire la sua versione.
Quindi ora sto valutando se accontentarmi e inviare la raccomandata o cercarlo domani al telefono per ulteriori chiarimenti.