OK,
risposta corretta.
La principale caratteristica di questo tipo di mutuo è quella che il tasso applicato non può andare oltre un certo valore stabilito,cioè un limite oltre il quale,per contratto, il tasso d'interesse non può salire.
Ma siccome i mutui con protezione CAP hanno uno spread più alto è bene valutare il tasso dal quale parte la protezione perchè ogni banca ha il suo CAP. Ci sono banche che offrono protezione a partire dal 6% altre addirittura da 9%. Quindi abbracciare una protezione a livelli così alti rispetto ai tassi odierni significa essere molto pessimisti in merito all'andamento dei tassi nel futuro. Se così fosse tanto vale allora orientarsi sul tasso fisso. Il CAP è venuto fuori nel 2000 circa in occasione dell'ingresso dell'euro in difesa del tasso variabile e per smorzare le incognite che poteva presentare l'ingresso della nuova moneta.
Ad oggi la situazione è notevolmente diversa . Se,come sembra, può esserci un eventuale aumento dei tassi ciò non avverrà
con un'impennata improvvisa,ma con una crescita diluita negli anni.
Comunque il tasso applicato ai mutui CAP è di valore superiore a quello di un normale tasso variabile ma comunque minore rispetto al tasso fisso
Dal punto di vista operativo i mutui CAP non hanno avuto una grande diffusione.
Da tenere inoltre presente che il costo del CAP dipende anche dalla durata,cioè per quanti anni vogliamo la copertura,quindi non sarebbe consigliato su tutta la durata del mutuo visto che negli ultimi anni gli interessi incidono meno.