Gugli
Membro Attivo
dunque, secondo me siamo fuori strada
quello che si deve fare è ripartire dal momento in cui i due proprietari intendono divenire comproprietari al 50% di un'unica unità immobiliare (accorpandone due distinte)
il primo passo è vedere se è stata richiesta autorizzazione in comune perchè per unire fisicamente due unità bisogna aprire una porta e dare vita ad un altro tipo di immobile che risulterà molto diverso anche per la consinstenza dei vani catastali con variazione della rendita su cui calcolare l'IMU
quindi:
1) recupero atto
2) accesso atti comune per autorizzazione
3) visura catasto con relativa variazione e indicazione estremi autorizzaione comunale
la cosa importante è cosa risulta al comune e cosa dice l'atto
(se il notaio non è attivo c'è l'archivio notarile)
poi, confrontando tutti e tre gli atti vedi i nodi da sciogliere
ma l'atto che fa fede per primo dopo al catasto è il comune
quello che si deve fare è ripartire dal momento in cui i due proprietari intendono divenire comproprietari al 50% di un'unica unità immobiliare (accorpandone due distinte)
il primo passo è vedere se è stata richiesta autorizzazione in comune perchè per unire fisicamente due unità bisogna aprire una porta e dare vita ad un altro tipo di immobile che risulterà molto diverso anche per la consinstenza dei vani catastali con variazione della rendita su cui calcolare l'IMU
quindi:
1) recupero atto
2) accesso atti comune per autorizzazione
3) visura catasto con relativa variazione e indicazione estremi autorizzaione comunale
la cosa importante è cosa risulta al comune e cosa dice l'atto
(se il notaio non è attivo c'è l'archivio notarile)
poi, confrontando tutti e tre gli atti vedi i nodi da sciogliere
ma l'atto che fa fede per primo dopo al catasto è il comune