come al solito non sono d'accordo con te.Io penso che il valore di una persona sta alla persona presa in generale.
Vedi il valore di una persona non ha un valore assoluto: dipende in quale campo lo consideri. Prendi per esempio Maradona: dal punto di vista calcistico, innegabilmente è stato fra i più grandi calciatori (ha fatto vincere degli scudetti al Napoli squadra che notoriamente faceva il saliscendi tra la serie A e la B); dal punto di vista umano è un esempio da non seguire, per aver fatto uso di droghe, per aver delapidato il suo patrimonio, per aver ingravidato una donna e non aver voluto riconoscere il figlio nato da quell' incontro occasionale.
Quando ero un ragazzino vivevo con la mia famiglia in una palazzo di quelli costruiti con il piano Fanfani (i famosi Gescal): gli appartamenti erano a riscatto ed erano in possesso a dipendenti comunali. Nella mia scala c'era un vigile urbano, di quelli che giravano per il quartiere con la biciletta con i freni a bacchetta e la borsa infilata sulla canna. Era il terrore degli esercenti, sopratutto piazzisti (che allora erano numerosi), per la sua severità e correttezza aveva raggiunto il massimo grado raggiungibile per la sua qualifica. Peccato però che finito il lavoro si ubriacava e quando tornava a casa ubriaco ne faceva di tutti i colori alla povera moglie (casalinga, che era tale perché l'ultimo figlio aveva problemi psichiatrici ed aveva scelto di stare ad accudirlo, l'alternativa era il manicomio, che allora c'erano). Io mi ricordo il rumore dei vetri delle porte e delle finestre rotte io mi ricordo delle grida strozzate della moglie, degli interventi della squadra mobile (il tizio come vigile urbano aveva la pistola di ordinanza). Tutti noi coetanei quando lo vedevamo gli stavamo, giustamente, alla larga anche quando non era ubriaco. Che valore poteva avere questo signore?
Tu non hai mai lavorato, che ne sai dell'invidia e dei tranelli che ti tendono i colleghi ed i subalterni? Io facevo il commerciale e sai quante volte, andando a parlare con il responsabile dell'ufficio acquisti, coglievo nelle frasi l'invidia per avere a disposizione una bella macchina che mi veniva cambiata ogni due anni, per avere un telefono cellulare, quando erano ancora una rarità, per avere pranzo e cena pagati, per avere i premi sul fatturato raggiunto. Peccato che io, per avere quella retribuzione, stavo fuori ufficio dal martedì al venersì e dormivo fuori casa non medo di 3 notti alla settimana, mentre lui se nestava bello pacioso al caldo d'inverno ed al fresco con l'aria condizionata d'estate e tutte le sera a letto con la moglie.
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