robertobosco
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Rossellaf, ritengo che tu debba seguire il consiglio di CrisMa (pare confermato anche da Jrogin).Pertanto, essendo fortunatamente ancora in vita il donante, è possibile attuare la risoluzione della donazione per mutuo dissenso che farebbe rientrare l'unità immobiliare al donante come se non fosse mai avvenuta la donazione.
Ove il marito dell'attuale donataria, insistesse nel non voler aderire a tale azione (pur non comprendendone le motivazioni fiscali), si potrà come azione alternativa fare effettuare al figlio una rinuncia stragiudiziale di opposizione alla donazione.
Tale atto del figlio, consentirebbe una medesima rassicurazione per l'acquirente e per le Banche che dovessero concedere un mutuo. In tal caso, rimarrebbe un solo, poco probabile rischio per l'acquirente e le banche, e cioè che possa saltar fuori un ulteriore figlio del padre, attualmente non conosciuto, che potrà far valere i suoi diritti entro 20 anni dalla donazione (anche nei confronti dell'acquirente e delle Banche, invalidando l'ipoteca).
Ove il marito dell'attuale donataria, insistesse nel non voler aderire a tale azione (pur non comprendendone le motivazioni fiscali), si potrà come azione alternativa fare effettuare al figlio una rinuncia stragiudiziale di opposizione alla donazione.
Tale atto del figlio, consentirebbe una medesima rassicurazione per l'acquirente e per le Banche che dovessero concedere un mutuo. In tal caso, rimarrebbe un solo, poco probabile rischio per l'acquirente e le banche, e cioè che possa saltar fuori un ulteriore figlio del padre, attualmente non conosciuto, che potrà far valere i suoi diritti entro 20 anni dalla donazione (anche nei confronti dell'acquirente e delle Banche, invalidando l'ipoteca).