Ti devi recare al commissariato. Lì dovrai dettare la tua denuncia:.
Aggressione (dovrebbe scattare l'arresto).
Violenza privata: (La
violenza privata è il
delitto previsto dall'art. 610
Codice Penale secondo cui:
Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a 4 anni. Tu sei stata costretta a lasciare le tue cose e scappare perchè temi per la tua incolumità) Stalking: (indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, perseguitandola e generandole stati di
ansia e
paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.) devi enumerare, dire, tutti i casi in cui sei stata molestata. tutti. Poi inoltri una querela di parte per le offese minacciose : la querela è un atto declaratorio mediante il quale un soggetto, che si ritenga soggetto passivo di alcuni particolari reati (
persona offesa), richiede all'
autorità giudiziaria di procedere nei confronti dell'autore del
reato per la sua
punizione.
Diritti riconosciuti alla persona offesa
La persona offesa non viene definita né nel
codice penale né nel
codice di procedura penale. Le sono riconosciuti numerosi diritti in fase processuale.
querela: anche nei casi non
procedibili d'ufficio il procedimento penale può essere attivato dalla persona offesa.
- può, in ogni stato e grado del procedimento presentare memorie e, con esclusione del giudizio di cassazione, indicare elementi di prova.
- nella fase del dibattimento, la persona offesa godrà di poteri, diritti e facoltà solo qualora si costituisca parte civile nel processo penale in quanto soggetto danneggiato[5]. Ciò può sempre avvenire poiché non si riesce ad immaginare un'ipotesi di persona offesa che non abbia ricevuto dal reato alcun danno: è sempre ipotizzabile almeno il danno morale.
Con la querela indichi anche la
Violazione di domicilio è il
reato previsto dall'art. 614 del codice penale, che punisce, a querela di parte, chiunque “si introduce o si trattiene nell' abitazione altrui, o in altro luogo di privata dimora o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si introduce clandestinamente o con l’inganno”.
La sanzione è della reclusione fino a tre anni, ma se il fatto è commesso con violenza sulle cose o alle persone, o se il colpevole è palesemente armato, la pena è da uno a cinque anni e
si procede d’ufficio (cioè anche in mancanza di querela). Ovvero la polizia deve per forza aprire d'ufficio la pratica e convocare il querelato. Mi meraviglio della prontezza di riflessi della nostra forza pubblica: aspettano il morto?