sono proprietario di un immobile in zona rurale che ha un cortile, di cui sono proprietario al 100%, ma di cui ha il "diritto di uso" un vicino, il quale abita nell'immobile che sta di fronte. Il diritto sarebbe stato acquisito quando comprò la sua casa, il cui rogito era relativo al solo immobile, cioè nessun cortile veniva ceduto, quindi gli fu concesso il diritto di parcheggiare l'auto e utilizzare la corte.
Il problema è che si è un po' allargato diciamo, e sull'uso del cortile non c'è molta cavalleria da parte sua, cioè, lo spazio è poco e se arrivano in massa i suoi amici per una cena o altro io non riesco neppure a parcheggiare o mi ritrovo un'auto proprio sulla soglia della porta.
Chiedevo se qualcuno sa come funziona o quali articoli del c.c. fanno testo. Ho trovato solo casi in cui le diatribe erano tra comproprietari, qui non si parlerebbe nemmeno di comproprietà quanto di co-utilizzatori visto che la proprietà è interamente mia. Oppure il suo diritto scritto lo equipara di fatto a un comproprietario?
Grazie per l'attenzione, buona serata
Il problema è che si è un po' allargato diciamo, e sull'uso del cortile non c'è molta cavalleria da parte sua, cioè, lo spazio è poco e se arrivano in massa i suoi amici per una cena o altro io non riesco neppure a parcheggiare o mi ritrovo un'auto proprio sulla soglia della porta.
Chiedevo se qualcuno sa come funziona o quali articoli del c.c. fanno testo. Ho trovato solo casi in cui le diatribe erano tra comproprietari, qui non si parlerebbe nemmeno di comproprietà quanto di co-utilizzatori visto che la proprietà è interamente mia. Oppure il suo diritto scritto lo equipara di fatto a un comproprietario?
Grazie per l'attenzione, buona serata