Bella domanda, che non si può liquidare con una semplice percentuale. I rapporti in gioco sono molti, il valore dell'immobile, il valore effettivamente pagato, il valore di mercato, in questo momento bassino, il canone teorico e il canone effettivamente conseguibile, in ultimo oggi si gioca il profilo fiscale che può mutare, in caso di locazioni abitative intestate a privati e locate a privati, in tassazione reddituale o cedolare secca del 19% o 21%.
Un gran minestrone! Mettiamo a fuoco, alcuni concetti:
A) Locare una abitazione non vuol dire solo percepire un reddito da locazione, ma vuol dire anche percepire un reddito da capitalizzazione del valore di mercato, negli anni buoni. CONSIGLIO: acquistare solo beni con potenziali di rivalutazione, immobili di pregio, nei centri storici, nelle località turistiche ambite, dotati di tutte quelle accortezze che servono a valorizzarsi, garage, posti auto, vicinanze ai servizi bus, metro, piani alti per gli abitativi, terrazze, ascensori, no portinerie,
buono stato delle strutture ecc.ecc..
B) Se la casa la valutate, per comodità, 200 e il canone è 10 avete una rendita, al netto delle tasse, del 5%, ma se la casa è costata 150, il vostro canone rende oltre il 7%. Quindi attenzione ai valori e come li correlate. CONSIGLIO: Interessatevi a canoni relativamente consistenti, due locazioni da €*500/mese o una da €*1.000/mese, vi renderà la stessa cifra con metà lavoro, ma avrete un rischio meno ripartito.
C) Se fra dieci anni venderete quella casa, farà parte del vostro guadagno, anche la cifra di incremento che riuscirete a conseguire, detratta dagli investimenti fatti negli anni. CONSIGLIO: Nel tempo le case di pregio non hannomai tradito le aspettative, quindi valori che in certi momenti non si arrivano a conseguire, per stanchezza del mercato, ma nell'arco di 5 o 10 anni, potendo aspettare, si conseguono sempre.
D) Aspetto fiscle, ti rimando alle discussioni già in essere sulla cedolare secca.