Ciao a tutti,
sono nuovo del forum ed ho letto qualche post di chi ha problematiche simili alla mia, ma ho un caso particolare e preferirei trattarlo separatamente, scusatemi se sarò un po lungo.
Nel giugno 2009 ho rogitato un piccolo bilocale acquistato in edilizia convenzionata, usufruendo di tutte le agevolazioni per la prima casa, l'immobile ha un valore di 120000 euro ed ho stipulato un mutuo per 70000. L'appartamento è in provincia di Lecco.
Essendo in edilizia convenzionata ho dovuto sottostare a determinate condizioni legate al reddito e all'impegno nel prendere la residenza.
Nel 2008 però mi ero già trasferito per lavoro nelle Marche (firmai il contratto nel 2006 ed i lavori andarono un po a rilento), ma presi comunque la residenza, mantenedo uno status di "domicilio temporaneo" nell'appartamento in cui sono in affitto.
Dal 2009 convivo e abbiamo avuto una bimba, che ormai ha quasi 2 anni, ho trasferito la residenza e nell'appartamento a Lecco ho un inquilino (con regolare contratto). Di fatto dal punto di vista fiscale viene considerata già una seconda casa: l'IMU è calcolato come seconda e non ho più le agevolazioni sulla detrazione degli interessi.
Ora vorrei acquistare un appartamento per viverci con la mia famiglia, ma vorrei poter usufruire di nuovo delle agevolazioni sulla prima casa, come di fatto è.
La normativa indica questo
1) di non essere titolare esclusivo (proprietario al 100%) o in comunione con il coniuge (la comproprietà con un soggetto diverso dal coniuge non è ostativa) di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un'altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove sorge l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
2) di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale con il coniuge, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà o nuda proprietà, usufrutto, uso e abitazione su altra casa di abitazione acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni fiscali prima casa.
3) di impegnarsi a stabilire la residenza, entro 18 mesi dall'acquisto, nel territorio del Comune dove è situato l'immobile da acquistare, qualora già non vi risieda.
Per il punto 1 e il punto 3 non ho problemi.
Il punto 2 non mi è chiaro se è riferito solo al coniuge. Voglio dire se cedo una quota ad un mio genitore e acquisto la casa entro un anno?
Inoltre vorrei un parere sul discorso convenzione con il comune, visto che già sono caduti i presupposti. Il Comune è ovviamente a conoscenza della situazione visto che il contratto di affitto è stato regolarmente registrato e l'inquilina ha preso la residenza.
Grazie e saluti
Gabriele
sono nuovo del forum ed ho letto qualche post di chi ha problematiche simili alla mia, ma ho un caso particolare e preferirei trattarlo separatamente, scusatemi se sarò un po lungo.
Nel giugno 2009 ho rogitato un piccolo bilocale acquistato in edilizia convenzionata, usufruendo di tutte le agevolazioni per la prima casa, l'immobile ha un valore di 120000 euro ed ho stipulato un mutuo per 70000. L'appartamento è in provincia di Lecco.
Essendo in edilizia convenzionata ho dovuto sottostare a determinate condizioni legate al reddito e all'impegno nel prendere la residenza.
Nel 2008 però mi ero già trasferito per lavoro nelle Marche (firmai il contratto nel 2006 ed i lavori andarono un po a rilento), ma presi comunque la residenza, mantenedo uno status di "domicilio temporaneo" nell'appartamento in cui sono in affitto.
Dal 2009 convivo e abbiamo avuto una bimba, che ormai ha quasi 2 anni, ho trasferito la residenza e nell'appartamento a Lecco ho un inquilino (con regolare contratto). Di fatto dal punto di vista fiscale viene considerata già una seconda casa: l'IMU è calcolato come seconda e non ho più le agevolazioni sulla detrazione degli interessi.
Ora vorrei acquistare un appartamento per viverci con la mia famiglia, ma vorrei poter usufruire di nuovo delle agevolazioni sulla prima casa, come di fatto è.
La normativa indica questo
1) di non essere titolare esclusivo (proprietario al 100%) o in comunione con il coniuge (la comproprietà con un soggetto diverso dal coniuge non è ostativa) di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un'altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove sorge l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
2) di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale con il coniuge, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà o nuda proprietà, usufrutto, uso e abitazione su altra casa di abitazione acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni fiscali prima casa.
3) di impegnarsi a stabilire la residenza, entro 18 mesi dall'acquisto, nel territorio del Comune dove è situato l'immobile da acquistare, qualora già non vi risieda.
Per il punto 1 e il punto 3 non ho problemi.
Il punto 2 non mi è chiaro se è riferito solo al coniuge. Voglio dire se cedo una quota ad un mio genitore e acquisto la casa entro un anno?
Inoltre vorrei un parere sul discorso convenzione con il comune, visto che già sono caduti i presupposti. Il Comune è ovviamente a conoscenza della situazione visto che il contratto di affitto è stato regolarmente registrato e l'inquilina ha preso la residenza.
Grazie e saluti
Gabriele