La cartella TaRi arriva a chi presenta all'Ufficio Tributi del comune la denuncia di inizio occupazione locali, come scritto nel post n. #9.
Il Comune può fare dei controlli incrociati tra Anagrafe dei residenti e iscritti ai ruoli TaRi.
Chi risulta residente in Anagrafe ma non tra i contribuenti TaRi perché non ha presentato la denuncia, rischia l'accertamento.
Chi non risulta residente e non ha presentato la denuncia TaRi ovviamente ha più probabilità di evadere la tassa (almeno fino a quando la Polizia Municipale fa un controllo sul posto).
A Torino, ad esempio, i controlli incrociati tra Anagrafe residenti ed iscritti ai ruoli TaRi vengono fatti abbastanza velocemente. Un residente che non ha fatto la denuncia TaRi viene scovato e riceve gli addebiti per gli anni evasi più le sanzioni.
Mentre è più difficile "stanare" gli evasori TaRi non residenti perché il Comune non sa che abitano lì, e non ha abbastanza Vigili da mandare per i controlli nelle abitazioni.
Chi occupa i locali deve presentare la denuncia TaRi (che sia residente oppure no) compilando un modulo. Come già detto nel post n. #14, occorre dichiarare la superficie dei locali occupati e il numero delle persone che li occupano.
Bisogna fare attenzione a non diminuire a proprio vantaggio la superficie: il Comune può fare (a Torino vengono fatti) i controlli incrociati col Catasto. Se la superficie denunciata dal contribuente è inferiore all'80% di quella catastale scatta l'accertamento.
Hai fatto bene a scrivere al tuo Comune; ma se leggi con calma il Regolamento TaRi e guardi con attenzione il modulo per la denuncia inizio occupazione locali ai fini TaRi risolvi ogni dubbio.