danser

Nuovo Iscritto
Conduttore
interessa anche a me la questione
secondo voi quindi basta un uso che è prevalentemente abitativo per poter usufruire della cedolare secca?

ho trovato una circolare dell'Agenzia delle entrate del 2011 che escludeva le locazioni con cedolare secca per gli immobili accatastati come abitativi, ma locati per uso ufficio o promiscuo. ci sono novità o nuovi orientamenti in merito?
basta quindi indicare che l'uso professionale è minimo?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Novità non ce ne sono. Secondo me la ipotesi di @uva regge fin tanto che non risulta esplicito ed evidente l'uso promiscuo. Inoltre il conduttore non potrebbe o dovrebbe scaricare i costi se il contratto è ad uso abitativo.

A pag. 6 della circolare 26/2011 è scritto:

Sono altresì esclusi dall’applicazione della norma in commento anche i contratti di locazione di immobili accatastati come abitativi, ma locati per uso ufficio o promiscuo.
 
Ultima modifica:
B

Bluechewanna

Ospite
interessa anche a me la questione
secondo voi quindi basta un uso che è prevalentemente abitativo per poter usufruire della cedolare secca?

ho trovato una circolare dell'Agenzia delle entrate del 2011 che escludeva le locazioni con cedolare secca per gli immobili accatastati come abitativi, ma locati per uso ufficio o promiscuo. ci sono novità o nuovi orientamenti in merito?
basta quindi indicare che l'uso professionale è minimo?

Se l’immobile è affittato ad uso promiscuo, il proprietario non potrà beneficare della cedolare, tuttavia, se tu sei un libero professionista (vedo che ti qualifichi Inquilino/Conduttore), “per gli immobili utilizzati promiscuamente, a condizione che il contribuente non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all'esercizio dell' arte o professione, e' deducibile una somma pari al 50 per cento della rendita ovvero, in caso di immobili acquisiti mediante locazione, anche finanziaria, un importo pari al 50 per cento del relativo canone.” (art.54, co.3 del TUIR).

Poichè, in caso di controlli, occorrerà dimostrare che non si tratta di un’abitazione privata al 100% (verifica eventuali limitazioni poste dal regolamento di condominio), può essere opportuno inserire a contratto, con la massima chiarezza, una specifica clausola circa l’utilizzo promiscuo e la prevalenza dell’uso abitativo, qualora detta destinazione prevalesse su quella professionale (allegando magari una planimetria catastale ch evidenzi nel dettaglio le destinazioni d’uso), assoggettando il contratto alle norme della 431 e non a quelle della 392.
 

danser

Nuovo Iscritto
Conduttore
vi ringrazio per la risposta

la questione è che dovendo fare una nuova locazione, il proprietario non vorrebbe rinunciare alla cedolare secca e a me locatario (libero professionista) mi farebbe comodo poter detrarre per l'uso promiscuo (sopratutto perchè con la cedolare secca il risparmio è quasi tutto del proprietario)

inoltre la parte destinata alla libera professione è minima e soprattutto non esclusiva

però mi sembra che la circolare del 2011 sia abbastanza chiara ma molto limitante

e se nel contratto scrivessimo <<uso prevalentemente abitativo>> così che il proprietario possa aderire alla ced. secca?
 

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