Contratto con cedolare secca, inquilino passa a partita IVA

[gius2011]

Ho saputo da un amico e poi ho controllato sul sito di Aribnb.

 

[uva]

non credo che possa più dedurre come spesa l'importo del canone e, probabilmente, neanche le utenze e le spese condominiali.

Ha scelto il regime forfettario:

l’inquilino passa a p.IVA regime forfettario.

 

[uva]

Ho saputo da un amico e poi ho controllato sul sito di Aribnb.

Non avendo ricevuto alcuna comunicazione dall'inquilino io aspetterei a revocare l'opzione per la cedolare secca.

 

[Gagarin]

Non avendo ricevuto alcuna comunicazione dall'inquilino io aspetterei a revocare l'opzione per la cedolare secca.

Secondo me, quando e se ricevesse la comunicazione (scritta!) dell'inquilino, non deve revocare nulla, ma annullare il contratto in essere per mutata situazione (non risulta aderente alla realtà) e farne uno nuovo a nuove condizioni.

 

[uva]

annullare il contratto in essere per mutata situazione (non risulta aderente alla realtà)

Nel contratto è autorizzata la sublocazione, e pare che il locatore avesse pure autorizzato in modo informale l'attività di B&B:

L’inquilino era autorizzato ad adibire l’appartamento anche ad uso B&B.

Nel contratto non si parla di utilizzo come B&B, ma al locatario e’ concesso il subaffitto.

Un contratto di locazione non può essere "annullato" a seguito decisione unilaterale del locatore. Che può appellarsi alla clausola risolutiva espressa (se prevista con riferimento a quanto accaduto) e/o rivolgersi al giudice per la risoluzione.

Nel caso in questione secondo me il locatore può obiettare che quell'attività svolta in modo imprenditoriale con partita IVA non è espressamente consentita. Ma se il conduttore la svolge ugualmente e le parti non trovano un accordo la questione finirà davanti al giudice.

 

[Gagarin]

Nel contratto è autorizzata la sublocazione

Sì, ma non in attività commerciale: il contratto è di tipo abitativo, quindi con la comparsa della p.IVA non presente in contratto, cambia la fattispecie del contratto da abitativo a commerciale, sempre che il conduttore comunichi la variazione al locatore. In assenza di comunicazione e in caso di insorgenza di problemi, il locatore ignaro potrà chiedere eventuali danni (restituzione c.s. o, peggio, trasformazione d'ufficio del contratto in commerciale) perchè la p.IVA e, quindi, l'attività imprenditoriale, è iniziata DOPO la firma sul contratto e il conduttore aveva il dovere di informare il locatore e decidere insieme cosa fare (ovviamente il contratto in essere poteva restare o essere disdetto, in accordo tra le parti o no).

se il conduttore la svolge ugualmente e le parti non trovano un accordo la questione finirà davanti al giudice.

Il locatore ha troppo da perdere e, quindi, in mancanza di un accordo tra le parti, con sottoscrizione di nuovo contratto, quasi sicuramente dovrà, purtroppo, intervenire il giudice.