@lino2307 hai perfettamente ragione quando dici che se interpelli la gente comune, e, a brutto muso, gli chiedi che cosa riguarda l' art. 1803 del Codice Civile ti sentirai rispondere al 99,99% di non sapere di che cosa tratta.
Il problema qui è un altro: sei stato avvicinato da un proprietario di casa che ti ha proposto un appartamento in comodato d'uso (gratuito). Mi spieghi che cosa avevi capito? che ti dava casa e non chiedeva nulla in cambio, oppure che ti dava casa ad un prezzo agevolato? Perché qui sta l'inghippo.
Perché vedi quello che ti è capitato è un furbetto che non gli sembrava vero di aver trovato un ingenuo come te. Ti ha fatto firmare un contratto di comodato d'uso che di norma è sempre gratuito; perché il comodato d'uso a titolo oneroso (cioè chi beneficia del bene dato in comodato d'uso deve dare in cambio qualcosa, per esempio soldi, beni commestibili, beni semidurevoli o durevoli) cambia nome: si chiama affitto, noleggio, baratto ecc... ecc... .
Il furbetto ti ha fatto firmare un contratto di comodato d'uso ma nel frattempo riscuoteva l'affitto senza lasciare ricevuta cioè incassava "in nero".
Se per caso ci fosse stato un problema con il fisco (Agenzia delle Entrate) e per la dichiarazione dei redditi avrebbe tirato fuori il contratto da te firmato nel quale tu dimostri che il suo appartamento non gli dava reddito.
IL fatto è che questa situazione è iniziata nel 1997 e si è conclusa dopo quasi 18 anni. In questi 18 anni non potevi cercare di capire che tipo di contratto stavi vivendo? In questi 18 anni tu le tasse le pagavi? Quando andavi al patronato o dal commercialista cosa raccontavi?